
De Meo (Renault): «Lasciamo liberi gli ingegneri, ne sanno di più dei regolatori sull'auto»

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L'amministratore delegato di Renault Luca De Meo chiede di «lasciare liberi gli ingegneri» in tema di auto, perché "è difficile che un regolatore sappia meglio di un ingegnere qual è la soluzione migliore». Collegato da Parigi a un evento del Pd al Km Rosso di Stezzano (Bergamo ) spiega che 'l'auto elettrica ha un impatto positivo sull'ambiente, soprattutto per le piccole vetture, nella mobilità urbana e nei veicoli commerciali». «Gli istituti indipendenti - spiega - dicono che nel 70% dei casi un'auto elettrica ha un impatto inferiore, ma non risolve tutti i problemi, va bene nel traffico urbano ma non in quello intercity». Secondo l'amministratore delegato di Renault Luca de Meo «l'auto elettrica ha un impatto positivo sull'ambiente, soprattutto per le piccole vetture della mobilità urbana e dei veicoli commerciali».
«In questi settori - sottolinea - possiamo offrire una performance di prodotto al cliente». «L'elettrico - chiarisce - è buono per l'ambiente considerato tutto, ma questo non vuol dire che si debba mettere tutto su un numero. Nei trasporti intercity come ad esempio i camion, l'elettrico non può fare tutto». Alla domanda se in assenza di regolamentazione europea il gruppo si sarebbe comunque buttato sull'elettrico De Meo risponde di sì. «La regolamentazione - chiarisce - spinge però alla discontinuità. Posso fare una Twingo elettrica per l'uso urbano di chi percorre 50 Km al giorno. La stessa cosa posso fare per un piccolo van urbano, ma non possiamo puntare tutto sulla tecnologia elettrica». «I cinesi - rivela il manager - stanno puntando anche sugli ibridi ricaricabili e oggi all'industria cinese un esperto di ibridi costa più caro di un esperto di veicoli elettrici».