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L'industria automobilistica europea potrebbe andare incontro a multe per 15 miliardi di euro se i target sulla riduzione delle emissioni fissati per il 2025 non saranno centrati a causa del rallentamento della domanda di veicoli elettrici. Lo ha detto l'amministratore delegato di Renault, Luca de Meo, durante un'intervista all'emittente radiofonica France Inter. Come riporta Automotive News Europe, il Ceo ha spiegato che "se i veicoli elettrici rimarranno al livello attuale, l'industria europea potrebbe dover pagare 15 miliardi di euro di multe o rinunciare alla produzione di oltre 2,5 milioni di veicoli". Le case automobilistiche nel 2025 saranno chiamate a centrare obiettivi sui livelli di Co2 più severi, visto che il tetto massimo di emissioni medie per le vendite di nuovi veicoli scenderà a 94 grammi/km dagli attuali 116 g/km.
"La velocità della crescita dell'elettrico è la metà di quella necessaria per raggiungere gli obiettivi che ci consentirebbero di non pagare multe”, ha dichiarato de Meo, che è anche presidente dell'Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea). Il superamento dei limiti di Co2 può portare a multe pari a 95 euro per ogni grammo di Co2 in eccesso per km moltiplicato per il numero di veicoli venduti. Questo potrebbe comportare sanzioni per centinaia di milioni di euro per le grandi case automobilistiche. “Tutti parlano del 2035, tra 10 anni (la data fissata dall'Ue per lo stop ai motori endotermici), ma noi dovremmo parlare del 2025 perché siamo già in difficoltà”, ha detto de Meo, sottolineando che "abbiamo bisogno di un po' di flessibilità. Fissare scadenze e multe senza poterle rendere più flessibili è molto, molto pericoloso".