INGOLSTADT – Con Markus Duesmann a capo di Audi, la casa dei Quattro Anelli rafforzerà il proprio ruolo all'interno del gruppo Volkswagen con la guida dell'intera ricerca e sviluppo. Il manager, classe 1969, subentrerà in aprile a Bram Schot, chiamato quasi due anni fa a sostituire Rupert Stadler coinvolto nell'inchiesta sulle emissioni. Duesmann condivide i trascorsi in Bmw con Herbert Diess, il numero uno del colosso di Wolfsburg, che lo ha fortemente voluto per questo incarico.

«Stiamo mettendo insieme i nostri punti di forza per un posizionamento competitivo – ha dichiarato Diess - Con Duesmann, Audi assumerà la guida della ricerca e sviluppo del Gruppo Volkswagen». Supportato dal Consiglio di Sorveglianza, il top manager ha deciso di riorganizzare la società, anche nell'ottica di una razionalizzazione delle risorse. Finora le attività erano suddivise fra i diversi marchi: con Luca de Meo, ad esempio, Seat aveva ricevuto le competenze sul metano.

La ristrutturazione comprende anche la totale acquisizione da parte della Volkswagen Ag dei restanti titoli di Audi ancora quotate in borsa, ovvero lo 0,36%. L'operazione verrà perfezionata con lo “squeeze-out” previsto dalle norme tedesche sulle società per azioni. In una nota è stato anticipato che il piano di acquisizione totale verrà sottoposto agli azionisti nel corso della prossima assemblea generale, già fatta slittare dal 14 maggio a luglio o agosto.

Il nuovo assetto non cambierà la sostanza, perché resterà la classica cogestione da parte dei lavoratori, rappresentati nel Consiglio di Sorveglianza presieduto dallo stesso Diess. Audi resterà una SpA, anche se controllata al 100% dalla Volkswwagen Ag, e continuerà ad essere un marchio indipendente. A proposito della prossima responsabilità tecnica di Audi, Schot ha osservato come «con una maggiore suddivisione del lavoro nel Gruppo, possiamo gestire il futuro in modo più agile e flessibile».