John Elkann Presidente di Exor durante l'incontro stampa in occasione dellInvestor Day presso la Fondazione Agnelli

Exor Investor Day, Elkann: «Abbiamo solidità patrimoniale e siamo fra società più efficienti»

di Giorgio Ursicino
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TORINO - Investor Day per la Exor con il presidente John Elkann che ha incontrato nella nuova sede della Fondazione Agnelli oltre 120 importanti analisti finanziari provenienti da tutto il mondo. Il nipote dell’Avvocato ha esternato la soddisfazione per i risultati della holding con cui controlla le varie società che fanno capo alla famiglia torinese: «Oggi Exor è una delle maggiori holding diversificate al mondo come capitalizzazione, abbiamo una solidità patrimoniale, abbiamo un gruppo di attivi forti, abbiamo una giusta attenzione ai nostri costi e siamo probabilmente fra le società che sono più efficienti».

Elkann prosegue snocciolando una seri di numeri che sono molto positivi: «Guardando alle società più importanti del mondo la nostra realtà è al ventesimo posto con 155 miliardi di ricavi, 350 mila dipendenti e presenza in oltre 180 paesi. Da quando è nata Exor è stata distribuito ai soci un dividendo complessivo di 882 milioni di dollari con le azioni che sono salite dell’831% nel periodo e un ritorno per gli azionisti calcolato al 903%: il nostro lavoro ha generato per gli azionisti nove volte quanto hanno investito. Quest’anno siamo in linea con i nostri obiettivi, non intendiamo effettuare altri investimenti perché vogliamo tenere sotto controllo il debito e tornare ad investire nel 2018 e una delle ipotesi è il buy back».

Il Presidente è poi passato a parlare delle varie società controllate dalla holding: «Fca è una realtà molto positiva in cui abbiamo molto creduto, le prospettive della società sono forti, il nostro impegno è grande. Le vici cinesi sono state tutte smentite, l’unica cosa che conta e la realtà ed è una realtà molto buona. Sergio Marchionne ha fatto un lavoro straordinario, abbiamo cambiato perimetro e internazionalizzato le attività; prendiamo il lavoro per la sua successione molto seriamente, ma ci sono in azienda persone in grado di prendere il suo posto. Lui, in ogni caso, resterà con noi, resterà con Exor anche dopo il 2019». Buoni risultati anche per PartnerRe: l’azienda controllata al 100% chiuderà con un utile netto fra i 220 e i 300 milioni di dollari nonostante le perdite di 475 milioni nel terzo trimestre per gli uragani Harvey, Irma e Maria. La borsa ha gradito, il titolo Exor ha incrementato il valore del 4,1%.

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Venerdì 6 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 07-10-2017 08:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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