Sergio Marchionne, ceo di Fca

Fca, nel 2017 utile netto +93% a 3,5 mld. Ebit adjusted a 7,1 mld (+16%) e indebitamento dimezzato

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TORINO - Fca ha chiuso il 2017 con un utile netto in aumento del 93% a 3,5 miliardi di euro, comprensivo di oneri netti pari a 0,1 miliardi di euro correlati alla riforma fiscale negli Stati Uniti. L’utile netto adjusted è in crescita del 50% a 3,8 miliardi di euro. L’ebit adjusted sale a 7,1 miliardi di euro (+16%, ma +19% a parità di cambi di conversione); tutti i settori presentano conti migliori rispetto al 2016. L’indebitamento netto industriale di Fca è quasi dimezzato: a fine 2017 è pari a 2,4 miliardi di euro rispetto ai 4,5 di fine 2016.

La liquidità disponibile complessiva rimane forte a 20,4 miliardi di euro. Per quanto riguarda il quarto trimestre 2017, i ricavi netti sono scesi del 3% rispetto allo stesso periodo del 2016 a 28,876 miliardi di euro. L’ebit adjusted è invece salito del 22% a 1,894 miliardi, l’utile netto è aumentato del 97% a 804 milioni e l’utile netto adjusted del 104% a 1,097 miliardi. Nel trimestre le consegne complessive di auto sono salite dell’1% a 1,247 milioni, quando le consegne consolidate sono rimaste invariate a 1,156 milioni. Guardando ai risultati per settore di attività, l’area Nafta ha visto i ricavi netti scendere del 4% a 66,094 miliardi di euro, con l’ebit adjusted salito del 2% a 5,227 miliardi, e il margine ebit adjusted passato al 7,9% dal 5,4%. La quota di mercato negli Usa è calata di 90 punti base rispetto al 2016 all’11,7%, principalmente per effetto della programmata riduzione dei volumi per le flotte, che rappresentano il 19% delle vendite totali rispetto al 24% nel 2016.

Nell’area Nafta le consegne sono scese del 7% a 2,401 milioni di unità: essenzialmente per la riduzione dei volumi per le flotte, principalmente di Jeep, e all’uscita di produzione di alcuni modelli, in parte compensati dalle maggiori consegne per i marchi Ram e Alfa Romeo e dei modelli Jeep Grand Cherokee e nuova Jeep Compass. Nell’area Latam, le consegne sono aumentate del 14% a 521mila unità, i ricavi netti sono saliti del 29% a 8,004 miliardi di euro, l’ebit adjusted è balzato a 151 milioni dai 5 milioni dell’anno prima, con il margine passato all’1,9% dallo 0,1%. La quota di mercato è in calo di 90 pb al 17,5% in Brasile e in crescita di 60 pb al 12,2% in Argentina. L’aumento delle consegne è attribuibile principalmente alla Fiat Mobi e ai nuovi modelli Fiat Argo e Jeep Compass, in parte compensato dall’uscita di produzione della famiglia Fiat Palio.

Nell’area Apac, le consegne complessive sono aumentate del 24% a 290mila unità, mentre quelle consolidate sono scese del 7% a 85mila. I ricavi netti sono scesi dell’11% a 3,25 miliardi di euro, l’ebit adjusted è salito del 64% a 172 milioni, con il margine passato al 5,3% dal 2,9%. Per quanto riguarda l’area Emea, le consegne sono aumentate del 5% a 1,365 milioni di unità, i ricavi saliti del 4% a 22,7 miliardi di euro, l’ebit adjusted del 36% a 735 milioni, con il margine passato al 3,2% dal 2,5%. La quota di mercato in Europa (EU28+EFTA) è in aumento di 10 pb al 6,6% per le autovetture e in calo di 20 pb all’11,4% per i veicoli commerciali leggeri (LCV). L’aumento delle consegne è riconducibile principalmente ai nuovi modelli Jeep Compass e Alfa Romeo Stelvio, oltre che alla famiglia Fiat Tipo. L’incremento dei ricavi netti è dovuto ai maggiori volumi e al positivo mix di prodotto, in parte compensati da uno sfavorevole effetto prezzi.

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Giovedì 25 Gennaio 2018 - Ultimo aggiornamento: 26-01-2018 11:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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