Sergio Marchionne, ceo di Fca durante il Capital market day

Fca, +7% crescita media annua ricavi netti 2018-22. Tornerà a dividendo, payout di circa 20% durante piano

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BALOCCO - Fca si aspetta nel periodo di piano 2018-2022 una crescita media annua dei ricavi del 7%. Lo ha indicato Richard Palmer, cfo di Fca, in occasione del Capital market day. Jeep, Alfa Romeo, Maserati, Ram e Fiat professional passeranno da un peso sui ricavi del 65% circa a fine 2017 a quasi l’80% nel 2022. Per quanto riguarda gli altri indicatori, l’ebit adjusted al 2022 sarà tra 13 e 16 miliardi di euro, con margine tra il 9% e l’11%. Il cagr tra il 2017 e il 2022 è pari al 17%. I risultati indicati da Fca non considerano Magneti Marelli. Al 2020, la stima per l’ebit adjusted è tra 9,2 e 10,4 miliardi al 2020, con margine tra il 7,5% e l’8,5%, quando per fine 2018 è atteso al 6,8% circa. L’eps adjusted diluito al 2022 è stimato tra 5,9 e 7,3 euro, con un cagr tra il 2017 e il 2022 del 24%. Per il 2020 l’attesa è di un eps adjusted diluito tra 4 e 4,6 euro, dai 3 euro attesi per il 2018.

Nel periodo di piano, Fca stima un tax rate effettivo di circa il 25%. In merito al free cash flow industriale, al 2022 è stimato tra 7,5 e 10 miliardi di euro, con un cagr tra il 2017 e il 2022 del 42%. Per la fine del 2018 è atteso a circa 6,2 miliardi, mentre nel 2020 dovrebbe scendere tra 3,5 e 4,5 miliardi di euro. Infine, sul fronte dei costi, il gruppo nel periodo di piano punta a ridurre le spese di 10 miliardi di euro grazie a una maggiore efficienza industriale e nella gestione degli acquisti. Nel periodo del piano 2018-2022 Fca vuole «ritornare a una consistente remunerazione degli azionisti». Questo verrà fatto attraverso «un dividendo con payout ratio di circa il 20%» e con un piano di riacquisto azioni proprie. «Siamo sulla strada dello scorporo, speriamo entro la fine dell’anno, ma non so cosa succederebbe se arrivasse qualcuno con un assegno, da oggi a quando si produrrà lo scorporo».

Così Sergio Marchionne, ceo di Fca, durante la sessione di domande con gli analisti finanziari nell’ambito Capital market day in corso al Centro Sperimentale di Balocco, ha riposto sui tempi per il previsto scorporo societario di Magneti Marelli. Davanti a un maxi-assegno, ammette però il manager italo-canadese, «secondo me saremmo anche aperti a una tale offerta se il valore fosse appropriato».

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Venerdì 1 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 17:11 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2018-06-02 09:41:02
si comincia da magneti marelli, si finirà con l'alfa e la maserati