TORINO - Il gruppo Fca fa rotta con decisione sul popolo di chi nell’automobile vede un indispensabile strumento di lavoro: il mondo delle aziende, dei liberi professionisti, dei titolari di partita Iva. Sono questi i potenziali clienti ai quali si rivolge “Bonus impresa”, l’iniziativa commerciale lanciata nel dicembre del 2017 al Motor Show di Bologna e coronata da un successo così rilevante (i fondi messi a disposizione sono andati esauriti ben prima della data di scadenza, sull’onda di 15.000 contatti e di 250.000 view nel portale www.bonusimpresa.it) da suggerire al management del gruppo una replica immediata e ancor più generosa.

Pur mantenendo intatte le caratteristiche dell’offerta, Fca ha raddoppiato la somma a disposizione dei potenziali clienti (non i privati, che sono i destinatari di altre promozioni meglio tarate sulle loro esigenze). Adesso i milioni di euro in ballo sono diventati 20, e per beneficiare di tanta generosità bisogna acquisire entro il 31 marzo una vettura di qualsiasi marca del gruppo. Tra le motivazioni di questa inattesa e corposa replica Gianluca Italia, responsabile per il mercato italiano di tutti i brand Fca, ne evidenzia una: «Abbiamo tanti contratti in sospeso, che non abbiamo potuto sfruttare. Il nostro interesse è quello di finalizzarli, e ovviamente di generarne di nuovi».

Il gruppo guidato da Sergio Marchionne e, per quanto riguarda i mercati Emea, affidato alla responsabilità di Alfredo Altavilla, ha quindi deciso di accelerare sull’utenza business, alla quale si rivolge con proposte ancora più vantaggiose rispetto alla prima versione di “Bonus impresa”. È ancora Gianluca Italia a fare qualche esempio concreto: «L’incentivo medio unitario, che quindi varia in base alla versione scelta dal cliente, è passato dal 17 al 20% nel caso della Jeep Compass, dal 14 al 17% per quanto riguarda la 500X e dal 16 al 18% per la Stelvio, il primo Suv dell’Alfa Romeo».

Se dalle percentuali passiamo ai valori assoluti con alcuni esempi concreti, vediamo che per quanto riguarda la marca Fiat la 500L è proposta – anche grazie al contributo delle concessionarie – con un vantaggio di 4.400 euro, che diventano 4.000 nel caso della 500X crossover, rispetto ai 3.200 della precedente “edizione”. Salendo di prezzo e di sportività, ecco i due nuovi gioielli Alfa Romeo, la Giulia e la Suv Stelvio, disponibili rispettivamente con uno sconto di 9.500 euro e 9.000 euro (erano 8.200 nel “Bonus impresa” di dicembre).

In casa Jeep, il brand più orientato a chi per esigenze professionali può dover utilizzare l’auto in condizioni climatiche e di fondo stradale più problematiche, la compatta Renegade viene proposta con un risparmio di 5.500 euro, che sale a 7.000 euro (a dicembre erano 6.000) nel caso della Compass, protagonista della forte crescita del marchio che in gennaio ha raddoppiato le vendite rispetto allo stesso mese del 2017.