l'amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna

Ferrari, ricavi trimestre +16% e utile netto +24%. Stime viste al rialzo. Vigna: «Portafoglio ordini evoluto, arriva al 2026»

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La Ferrari ha chiuso il secondo trimestre 2024 con ricavi netti pari 1,7 miliardi, in crescita del 16,2% rispetto all'anno precedente. Consegne totali pari a 3.484 unità, in aumento del 2,7% rispetto al secondo trimestre 2023. L'utile netto del trimestre è pari a 413 milioni, in aumento del 24% rispetto all'anno precedente.

Le nuove stime sono di un ebit uguale o superiore a 1,82 miliardi (era 1,77 miliardi) con margine uguale o superiore al 27,5% (era 27%), utile per azione diluito uguale o superiore a 7,90 (a fronte di 7,50 euro), ebitda pari o sopra 2,50 miliardi (era 2,45 miliardi) con margine confermato al 38% e free cash flow industriale superiore a 950 milioni di euro (era 900 milioni). Il rialzo della guidance 2024 - spiega la casa di Maranello - è legata a una serie di ipotesi: mix prodotto e geografico positivo, oltre a personalizzazioni più forti; attività racing, tra cui nuove sponsorizzazioni, impattate dal peggiore posizionamento nel campionato di Formula 1 2023, nonostante il più alto numero di gare nel calendario 2024; contributo delle attività lifestyle al fatturato atteso in aumento, e contestuale investimento per accelerare lo sviluppo; inflazione dei costi persistente; continui investimenti nel marchio e spese per attività racing più elevate; solida generazione di free cash flow industriale, parzialmente assorbita da spese in conto; capitale in aumento e versamenti fiscali più elevati.

«Il nostro portafoglio ordini si è evoluto come previsto e arriva al 2026, sostenuto dai nuovi modelli 12Cilindri e 12Cilindri Spider'. L'unico paese dove gli ordini per la 12Cilindri non sono fortissimi è la Cina, a causa della tassazione su alcune motorizzazioni ma non è una sorpresa». Lo ha detto l'amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, durante la conference call con gli analisti sui conti del secondo trimestre. Vigna ha ribadito che «la Cina non peserà mai più del 10% sui ricavi totali della Ferrari. Per quanto riguarda l'aggiornamento delle stime 2024 di Ferrari ha spiegato che sono state decisive le personalizzazioni.

«Non vediamo segnali di indebolimento della domanda. Monitoriamo la situazione ma non ci sono segnali di indebolimento». Lo ha detto l'amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna, rispondendo alle domande degli analisti, durante la presentazione dei conti del secondo trimestre 2024, aggiungendo che «ci sono clienti che vogliono ordinare la 12Cilindri in entrambe le versioni» spider e coupé. «Gli ordini arrivano per i modelli che non sono sold-out», ha specificato Vigna.

«Non abbiamo costruito l'e-building con l'obiettivo di far crescere i nostri volumi. La nostra filosofia rimane la stessa: qualità dei ricavi rispetto alla quantità". Lo sottolineato Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, aprendo la call con gli analisti sui conti del secondo trimestre. «Il 21 giugno - ha ricordato Vigna - abbiamo completato l'ossatura dell'e-building e installato le attrezzature. Ora siamo concentrati sul test dei processi e sulle linee per avviare la produzione di modelli ibridi e Ice dall'inizio del 2025». Vigna ha anche spiegato che «la Ferrari completamente elettrica richiede nuove tecnologie, componenti e processi, e l'e-building consentirà di mantenere internamente il know-how e di mantenere il vantaggio competitivo negli anni a venire».

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Venerdì 2 Agosto 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA