Fisker GmbH, il ramo austriaco del costruttore californiano di auto elettriche Fisker Inc., ai sensi della legislazione austriaca ha presentato istanza di riorganizzazione e protezione giudiziaria dai creditori esteri, una procedura - spiega l'autorevole Automobilwoche - simile a quella del fallimento previsto dal Chapter 11 negli Stati Uniti. Solo un paio di mesi fa Fisker Inc. aveva pubblicato il suo rapporto finanziario del quarto trimestre del 2023 esprimendo preoccupazione sulla possibilità di continuare l'attività nel settore dei veicoli elettrici. Sebbene Fisker abbia lanciato con successo il suo suv di fascia alta Ocean nell'estate del 2023 , l'attività è stata violentemente colpita da diversi problemi software e da vendite ben inferiori al previsto. La Casa automobilistica - che aveva già dichiarato bancarotta al temine della sua prima 'vita' dal 2007 al 2013 - nel corso del 2023 aveva abbassato più volte gli obiettivi di produzione ma sfruttando al contempo le leve delle richeste da parte della clientela per mantenere la liquidità.
Lo scorso marzo, il rapporto di Fisker dipingeva un'immagine cupa di «sostanziale dubbio» che l'attività potesse continuare. E la situazione è crollate dopo che Fisker ha interrotto la produzione di Ocean presso la Magna-Steyr in Austria. Una decisione questa a cui ha fatto seguito l'immediato taglia di decine di migliaia di dollari dai prezzi di listino di Ocean per liquidare le scorte esistenti di suv elettrici assemblati. Ora la procedura di ristrutturazione tramite auto-amministrazione ai sensi del Codice fallimentare austriaco consentirà a Fisker Austria di garantire che le sue attività possano continuare (sotto la tutela del tribunale) compresi il pagamento dei dipendenti e la vendita di veicoli. Le conseguenze sono però pesanti per l'austriaca Magna-Steyr: con le linee di assemblaggio della Ocean ferme, l'azienda ha già prospettato il licenziemento di almeno 500 dipendenti a Graz entro la fine dell'anno. Ed ha dichiaro che dovrà adeguare gli utili previsti per l'anno fiscale per effetto di un calo delle entrate che potrebbe arrivare a 400 milioni di dollari.