
Ford non riesce a cedere lo stabilimento tedesco di Saarlouis. Con stop Focus nel 2025 problemi per ricollocare 4600 dipendenti

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Ford sta incontrando non poche difficoltà nell’adeguare il network industriale europeo alla elettrificazione della gamma di auto e veicoli commerciali. Ultime, in ordine di tempo, le notizie negative (che hanno influito anche sull’andamento del’Ovale Blu in Borsa) che arrivano dallo stabilimento tedesco di Saarlouis dove attualmente si produce il modello Focus, destinato però a ‘fermarsì nel 2025. Come aveva dichiarato in giugno l’allora capo della Ford Europa Stuart Rowley, l’azienda aveva escluso «nel ciclo di pianificazione un modello aggiuntivo da collocare a Saarlouis», suggerendo che una possibilità era la vendita dell’impianto a un’altra società.
Ora però questa ipotesi - dopo lunghe e infruttuose trattative con un quindicina di diversi potenziali acquirenti, tra cui le cinesi Byd e Chery - è sfumata e sull’agenda dei dirigenti di Ford Europa alla scadenza del 2025 è comparsa la frase cerchiata in rosso «sistemare i 4.600 dipendenti di Saarlouis». Dopo la Focus non ci sono nemmeno possibilità che in quell’impianto (nato nel lontano 1966) possa arrivare un modello elettrico perché Ford ha scelto di costruire la gamma dei prossimi Bev - basati sulla nuova architettura globale - a Valencia, in Spagna. Il rappresentante sindacale del sito Joerg Koehlinger ha espresso preoccupazioni perché il piano B comunicato da Ford prevede di costruire un centro tecnologico sul sito ma con dimensioni tali da salvare solo 1.000 posti di lavoro.