Un parco auto

Frena il mercato auto in Italia: a luglio immatricolazioni -19,4%. Prospettiva parziale recupero con incentivi

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MILANO - Battuta d’arresto per il mercato auto nel mese di luglio in italia. le immatricolazioni sono state pari a 110.292 unità, in calo del 19,4% rispetto alle 136.768 dello stesso periodo di un anno fa. Resta positivo il bilancio da inizio anno rispetto al 2020, anno però fortemente impattato dalla misure restrittive messe in campo per far fronte al Covid-19. Nel periodo gennaio-luglio 2021 sono state immatricolate 995.239 vetture, in crescita del 38% rispetto alle 721.004 dello stesso periodo del 2020.

Stellantis ha immatricolato in Italia a luglio 39.779 auto, il 20,3% in meno dello stesso mese del 2020. Da inizio anno le immatricolazioni del gruppo sono 390.897, in crescita del 39,4% sull’analogo periodo dell’anno scorso.Il mercato italiano dell’ auto registra a luglio un calo sul 2019 del 28,1%, mentre il consuntivo dei sette mesi presenta una contrazione del 19,5%. Il dato di luglio è particolarmente negativo sia per la fine dell’effetto degli incentivi prenotabili fino all’8 aprile, sia per l’attesa dei nuovi incentivi appena entrati in vigore.

Lo sottolinea il Centro Studi Promotor. «Questi incentivi - spiega - eviteranno il crollo della domanda di auto che aveva cominciato a manifestarsi proprio in luglio e che in mancanza di interventi poteva essere drammatico nell’ultima parte dell’anno». Con gli incentivi in vigore, secondo le stime del Centro Studi Promotor, il mercato italiano dell’ auto potrebbe chiudere il 2021 in linea con il risultato del primo semestre e quindi a quota 1.566.000 immatricolazioni per l’intero anno con un calo sul 2019 del 18,3%. Gli incentivi proposti dal Parlamento e approvati dal Governo hanno contenuto l’effetto negativo sulle vendite di autovetture, ma resta un forte divario tra il recupero dell’economia in generale, che procede in maniera accelerata, e quello del settore dell’ auto, che è ancora in gravissime difficoltà.

Per il settore dell’ auto, impegnato nella difficile transizione verso l’auto elettrica, occorre una politica di lungo respiro basata sull’introduzione di incentivi permanenti con interventi a rotazione articolati in incentivi semestrali per le diverse categorie di autovetture. Da una domanda speciale posta dal Centro Studi Promotor con l’inchiesta congiunturale mensile sui concessionari a fine luglio emerge che tra i provvedimenti da adottare per rilanciare il settore dell’ auto e la transizione all’elettrico l’adozione di incentivi permanenti è una misura seconda soltanto alla detrazione integrale dell’Iva per uniformare la normativa alle regole dell’Unione Europea.

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Lunedì 2 Agosto 2021 - Ultimo aggiornamento: 03-08-2021 20:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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