Un parco auto

Germania, mercato auto cresce del 90% lo scorso mese, ma è il secondo peggior aprile degli ultimi 30 anni

di Mattia Eccheli
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BERLINO – La locomotiva automobilistica europea viaggia a scartamento ridotto. In aprile sono state contabilizzate 229.650 immatricolazioni di auto nuove, il 90% in più rispetto allo scorso anno, quando però anche la Germania era in piena pandemia. Nell'arco del primo quadrimestre sono state commercializzate 886.102 vetture (+7,8%). Il paragone con lo stesso periodo del 2019 è impietoso: nel mese le vendite erano state di 310.715 unità, mentre tra gennaio e aprile avevano sfiorato quota 1,191 milioni. Per il paese si tratta del secondo peggior aprile dalla riunificazione, ossia da oltre 30 anni.

Gli incentivi stanno sostenendo soprattutto il mercato delle auto elettrificate, ma i tedeschi, nonostante un certo ottimismo manifestato dal sistema imprenditoriale (per il comparto auto sono nel frattempo state riviste le stime di crescita della produzione, da 4,2 a 4 milioni), sono ancora molto cauti. Del resto, questa volta per effetto della carenza di microprocessori, anche parecchi addetti dell'industria dell'auto sono in “cassa integrazione”.

La quota delle auto aziendali è tornata vicina a al 66% (+115%). La crescita dei volumi legata ai privati è stata inferiore alla metà (+55%). La “ripresina” ha portato bene ad alcuni costruttori tedeschi: Opel è lievitata nel mese del 174,6% (nessun altro brand ha fatto meglio in aprile), Mercedes del 158% e Volkswagen del 108,4%. Il mese è stato estremamente positivo anche per alcuni marchi del gruppo Stellantis, oltre a Opel: +141,8% per Jeep, +123,4% per Peugeot e +115,2% per Citroen. Sono andati in tripla cifra anche Mazda (+147,2%), Nissan (+146,1%), Hyundai (+135,0%) e Ssangyong (+106,9%). Tesla ha confermato la propria vocazione a muoversi in controtendenza: con 484 unità immatricolate è il solo costruttore negativo in aprile.

Nel quadrimestre, tuttavia, la casa californiana è seconda come tasso di crescita (+66%) alla sola smart, che ha praticamente quadruplicato i volumi e sfiora l'1% di quota. Nel 2021 stanno soffrendo soprattutto i brand giapponesi: Honda, Lexus, Mazda, Mitsubishi, Nissan, Subaru e Suzuki sono negativi con percentuali tra il -42% della casa dei Tre Diamanti e il -0,5% dell'altro partner della Alleanza franco nipponica. Il marchio estero più popolare è Skoda (5,9% di penetrazione).

Le emissioni medie di CO2 della flotta di nuova immatricolazione sono calate del 16,3% a 126,4 g/Km. Si tratta dell'effetto della progressiva elettrificazione del parco circolante. In aprile sono state targate 26.988 auto a batteria (10,4% di share), quasi il 414% in più rispetto allo stesso mese del 2020. In Germania sono poi state vendute anche poco meno di 64.100 macchine ibride (+286,7%), fra le quali anche 27.000 plug-in (+380%). La quota delle auto diesel, pur in crescita, è rimasta sotto il 22%.

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Venerdì 7 Maggio 2021 - Ultimo aggiornamento: 10-05-2021 08:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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