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BERLINO – Immatricolazioni in calo, soprattutto di auto elettriche, e emissioni in aumento. La Germania a quattro ruote continua a rallentare: dal +19,1% di gennaio, il paese è arrivato al -2,1% di luglio, nonostante 238.263 registrazioni. Il bilancio dei primi 7 mesi continua a essere positivo a quota 1,71 milioni di macchine consegnate con una crescita del 4,3% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Il dato sulle emissioni di Co2 dice parecchio, perché nel mese sono cresciute del 7,2% a 121 g/km.
La stessa comunicazione dell'Ufficio federale dei Trasporti, la Kba, è cambiata e i primi numeri a venire forniti nel dettaglio sono quelli dei volumi delle auto alimentate da motori a combustione. Lo scorso mese sono state consegnate 83.405 auto a benzina (35%) e 43.107 a gasolio (18,1%). Le ibride hanno inciso sul totale per il 33,5% ed hanno evitato il tracollo del mercato perché i loro volumi sono lievitati del 18,4%: 14.811 delle 79.870 registrazioni erano di vetture plug-in (+3,2% per una quota del 6,2%). La flessione delle elettriche è in linea con quella degli ultimi mesi: -36,8% con una penetrazione del 12,9%. Eliminati gli incentivi alla conversione, il Governo ha modificato le norme che, per le sole aziende, prevedono la possibilità di deduzioni maggiori per le macchine meno inquinanti.
Ciò nonostante, in luglio le immatricolazioni delle auto aziendali sono scese del 6,3%, mentre quelle vendute attraverso il canale privati sono aumentate del 7,3%, con quote rispettivamente del 65,8 e 34,1%. Fra i singoli marchi sono sparite le crescite in tripla cifra e quelle più significative, ad eccezione di Citroen (+50%) e Skoda (+37%), riguardano marchi premum: Morgan (+75%), Lamborghini (+68%), Volvo (+66%), Lotus (+52%), Rolls-Royce (+37%). I costruttori nazionali si sono dovuti accontentare delle progressioni di Bmw (+12%) e Mercedes-Benz (+7,7%), mentre tutti gli altri hanno chiuso il mese in negativo. Volkswagen resta il solo brand in doppia cifra con una quota del 17,4% (19,3 dall'inizio dell'anno).
Skoda è sempre il primo marchio estero con una penetrazione vicina all'8% in luglio e del 7,2% da gennaio in poi resistendo all'assalto di Seat/Cupra (-5,6% nel mese, ma +30% nell'anno), che è al 5,2%, come Opel. Ferrari (+20%) e Lamborghini a parte, l'Italia dell'auto non esce bene dal mese con Alfa Romeo a -25% (+12% dall'inizio del 2024), Fiat a -15% (-6%) e Maserati a -38% (-55%). Dopo mesi sulla cresta dell'onda, anche Tesla soffre: - 36,7% in luglio e -41,1% da gennaio in poi. I dati dell'intero 2024 premiano ancora la cinese Byd (+126,6%) con 1.432 immatricolazioni e la giapponese Mitsubishi (+107,6%) con 18.391 auto targate.