Un dealer cinese

In Cina riparte filiera automotive. Concessionarie aperte, torna gioia dell’acquisto ma in sicurezza

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PECHINO - L’automobile cinese accelera, mette la “freccia” e si prepara a superare la crisi da Covid-19. La necessità di far tornare tutta la filiera a livelli accettabili per il sistema Paese è sentita non solo dal Governo ma anche da tutti gli attori di questo settore. Questo perché in Cina sono oltre 40 milioni le persone direttamente e indirettamente coinvolte nell’industria, nel commercio e nell’assistenza delle auto e dei veicoli da trasporto. CNN Business ricorda, al riguardo, che la filiera dell’automotive genera in quel Paese il corrispettivo di 1.000 miliardi di dollari, circa il 10% di tutto il fatturato industriale della Cina.

L’impegno per puntare alla normalità, fatti salvi i dovuti cambiamenti, è a 360 gradi e coinvolge evidentemente anche l’importantissimo settore delle concessionarie. A Wuhan, che si è ‘apertà dallo scorso 8 aprile, molti dealer hanno cominciato a consegnare di persona le nuove auto, un momento di comprensibile gioia per i molti cinesi che avevano in programma questo acquisto e che lo avevano rimandato a causa della pandemia e del blocco totale dell’area. «Dopo aver ripreso gli affari come di consueto, il numero di visitatori dello showroom non era grande - ha spiegato Liao Feng, un venditore della concessionaria Wuhan XinMing della marca Geely - ma le persone hanno cominciato ad arrivare, guardando le macchine e persino facendo ordini. Siamo fiduciosi nelle prospettive del mercato e per il futuro di Wuhan, per l’industria automobilistica e per il mondo in generale». Ed ha consegnato una fiammante Icon durante una allegra, ma correttamente composta, cerimonia con contorno di fiori e palloncini colorati.

Liao Feng spiega ancora che «adesso molti hanno urgente bisogno di un’ auto perché le abitudini sono cambiate per evitare il trasporto pubblico a favore di mezzi di proprietà privata». E ricorda che molti clienti sono attratti negli showroom di Geely Auto per vedere ed essere informati sul sistema di purificazione dell’aria intelligente G-Clean (IAPS), che è di serie in tutte le nuove auto Geely. «Sapere di poter guidare in sicurezza - ribadisce il venditore della concessionaria Wuhan XinMing - è qualcosa che molti acquirenti di auto considerano una priorità nel mondo post-virus». E spiega che tornare al lavoro non è stato semplice: «Qui siamo entrati per aprire il 31 marzo, ma nei 4 giorni precedenti, a porte chiuse dal 29 al 31, abbiamo completato la sterilizzazione e la disinfezione degli uffici e dello showroom, - dettaglia Liao Feng - oltre a preparare attrezzature essenziali come guanti, gel disinfettante, mascherine normali e N95, tutto materiale che abbiamo ricevuto dal quartier generale di Geely».

Ma per entrare nella concessionaria sono arrivate nuove regole: «Quando i clienti entrano nello showroom - spiega Liao Feng - sono tenuti a farsi registrare, a mostrare il loro Codice Verde (il sistema via App diffuso in Cina ndr) e a farsi controllare la temperatura. Forniamo loro disinfettante per le mani e mascherine da usare. Tutti i clienti comprendono e accettano queste precauzioni». Con le industrie che hanno ripreso a lavorare e le concessionarie che stanno vendendo auto nuove e usate, la filiera automotive cinese guarda al 2020 con relativo ottimismo, contando sul sostegno del Governo centrale e delle amministrazioni locali. Per invertire la tendenza - con una previsione secondo S&P di un calo del 10& delle vendite a fine anno - Pechino ha annunciato che prolungherà i sussidi e le agevolazioni fiscali per i nuovi veicoli green, come i modelli elettrici o ibridi plug-in, per altri due anni.

 E almeno una dozzina di città o province hanno incoraggiato le persone ad acquistare auto attraverso contributi fino al corrispettivo di 1.400 dollari per veicolo. La Cina si attende anche che la domanda di auto torni ad essere molto forte quando le scuole riapriranno e si avvicina la stagione estiva si avvicina. «La necessità di accompagnare i bambini da e verso la scuola - spiega Cui Dongshu segretario generale della China Passenger Car Association (CPCA) - è una delle grandi motivazioni per cui le persone in Cina acquistano auto». 

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Martedì 21 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 24-04-2020 09:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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