Ionity, dalle auto straniere il 70% di ricariche in Italia. Troppo poche le auto elettriche nel Belpaese
«In Italia quasi il 70% delle ricariche che abbiamo sulla nostra rete è effettuato da auto che non sono di targa italiana». Così Elena Airoldi, country manager Italia e Iberia di Ionity, durante l'inaugurazione a Brissogne, alle porte di Aosta, della prima stazione di ricarica autostradale in Italia esclusivamente dedicata ai veicoli elettrici, realizzata congiuntamente con il Gruppo Astm. Ionity è una joint venture di case automobilistiche che gestisce stazioni di ricarica ultra-fast per veicoli elettrici in Europa. «La mission di Ionity fin dalla sua fondazione a fine 2017» è di «rendere possibile i viaggi di lunga distanza in Europa. Come azienda - ha aggiunto Airoldi - siamo presenti in 24 paesi europei dall'inizio. Il progetto è partito un po' di anni fa, però guardando i dati di adesso, come sta andando adesso il mercato, è particolarmente azzeccato.
Infatti, se da un lato in Italia i dati delle immatricolazioni sono particolarmente deludenti - stanno crescendo pochissimo, in Italia le immatricolazioni del full elettrico sono sul 5% - la media europea è nettamente più alta. Tanto per darvi un dato significativo, in Italia quasi il 70% delle ricariche che abbiamo sulla nostra rete è effettuato da auto che non sono di targa italiana. Quindi noi pensiamo quindi che questa stazione, come anche la complementare che abbiamo dall'altra parte, siano particolarmente azzeccate proprio perché permettono un traffico sia turistico ma anche business dedicato alla clientela business di lunga distanza. La speranza è che nel frattempo ovviamente si radichi anche qua, ho visto che in città già avete parecchie soluzioni».




