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BERLINO – In gennaio, Dacia è stato il marchio cresciuto di più in Germania, il più grande mercato d'Europa e, soprattutto, quello domestico dei costruttori premium. I volumi del brand del gruppo Renault (la Losanga ha invece ceduto quasi il 32%) sono lievitati del 109% (poco meno di 4.000 auto immatricolate) per una penetrazione del 2,2%. Si tratta di un aumento di tredici volte superiore alla media del mercato, che ha chiuso a +8,5 con oltre 184.000 registrazioni rispetto allo stesso mese del 2021, di gran lunga il peggiore dalla riunificazione del Paese. Il segnale positivo è la ripresa del canale privati (+32%), che ha inciso per il 35% delle vendite del mese.
Le emissioni medie di Co2 della flotta hanno subito una nuova contrazione (-1,7%) e sono scese a 123,8 g/km. Si tratta di uno degli effetti collaterali del mix di vendita che comprende una ripresa (+7,2%) dei volumi delle auto a benzina (36,7% del totale). Le consegne di vetture alimentate a gasolio hanno rappresentato meno del 22% con una flessione di quasi il 10,5%. In gennaio sono state targate in Germania 20.892 auto elettriche (+28%) pari ad una quota dell'11,3%.
L'onda lunga delle plug-in si è almeno provvisoriamente esaurita: le immatricolazioni sono state 18.900, in calo dell'8,2%. La quota complessiva delle ibride (54.126) è stata del 29,4% (+19,1%): la penetrazione delle macchine elettrificate è del 40,7%. Quasi clamoroso, invece, l'aumento delle consegne di auto a Gpl (la tecnologia di Dacia per ridurre le emissioni): +366,5% seppur con una quota inferiore all'1%.
Oltre al marchio franco rumeno, solo Subaru (321 auto immatricolate) è andata in tripla cifra contabilizzando un aumento delle vendite del 104,5% in gennaio. Fra i brand esteri, quelli asiatici hanno fatto registrare crescite significative: Honda (+90,6%), Mazda (+81,7%), Mitsubishi (+58,9%), Hyundai (+55,7%), Kia (+40,6%) e Toyota (+40,5%). Jeep e Alfa Romeo hanno brillato fra i marchi di Stellantis, rispettivamente con +45,8% e +31,8%. Fra quelli tedeschi, Mini (di proprietà del gruppo Bmw) è lievitata del 92,5% (poco meno di 3.500 targate), Porsche (oltre 2.500) del 32,6% e Audi del 28,3%. Gennaio è stato decisamente amaro per smart (-35%), per Nissan (-32,8%), per Ford (-22%).