Lancia, Carlos Tavares al volante della Ypsilon Rally4 HF a Balocco
Lancia, Carlos Tavares al volante della Ypsilon Rally4 HF a Balocco
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MILANO - E una giocata al rilancio sui prossimi anni, quello proposto da Lancia che guarda ad un futuro prossimo fatto di scommesse sul mercato Italian ed estero e su nuovi modelli in arrivo. Soddisfatto per il lavoro fatto nel 2021 e sicuro dei risultati ottenibili nei prossimi anni, è Luca Napolitano, CEO del brand Lancia e che oggi, a Milano, a partecipato alla presentazione della nuova Ypsilon Alberta Ferretti, versione speciale della ‘piccola di casà realizzata in collaborazione con la celebre stilista. «Il 2022 apre un periodo importante per Lancia - ha dichiarato Napolitano - dopo la chiusura di un anno in cui Ypsilon ha confermato la sua leadership di mercato. Essere leader del segmento delle compatte in Italia non è una passeggiata e con la Ypsilon Alberta Ferretti l’obiettivo è quello di mantenere la posizione». La nuova arrivata nel segno dello stile e del Made in Italy non è però l’unica freccia all’arco di Lancia.
«Contemporaneamente abbiamo lavorato per il nostro programma futuro - ha commentato il CEO di Lancia - e abbiamo presentato lo scorso settembre a Stellantis il nostro piano strategico dieci anni che ha due grandi sfide come andare oltre la Ypsilon con tre modelli approvati e puntare oltre l’Italia. L’obiettivo è quello di portare Lancia all’estero già partire dal 2024 con la nuova Ypsilon. Quindi tre nuovi prodotti, una strategia di elettrificazione molto determinata. La nuova Ypsilon nascerà 100% elettrificata e le altre due vetture, nel 2026 e 2028 saranno solo full electric». Anche la sostenibilità ha il suo peso nella strategia Lancia. «Vogliano essere il brand di Stellantis con la percentuale più alta di materiali riciclati - ha spiegato ancora Napolitano - perché il cliente a cui facciamo riferimento vuole essere parte del cambiamento e vuole essere sempre un passo avanti, vivendo consapevolmente la propria quotidianità». La strada verso i mercati esteri è aperta in diverse direzioni, con un occhio di riguardo ad alcuni percorsi.
«Tutte le strade estere possono riguardare Lancia - ha spiegato il CEO del marchio - anche se è vero che esistono alcuni mercati in cui Lancia in passato ha avuto più successo. È chiaro che Francia, Belgio, Grecia per esempio sono mercati nei quali vediamo molto ottimismo già dalle prime interazioni. Lancia, oggi, all’estero non ha concessionari quindi possiamo partire da zero con un modello distributivo innovativo rispetto a quello tradizionale e con un’esperienza digitale molto forte. Immaginiamo di coprire le principali sessanta città europee, non è indispensabile essere ovunque».