GINEVRA - Da Melfi a Mirafiori: Stellantis conferma gli impegni per le fabbriche italiane. «Da quando è nata due anni e mezzo fa è stato un succedersi di impegni molto concreti, già avviati a Torino e negli altri nostri stabilimenti», afferma il presidente John Elkann a Ginevra, dove s’inaugura il nuovo Science Gateway del Cern al quale la fondazione Stellantis ha dato un contributo rilevante per la sua realizzazione con 45 milioni di euro sui 100 complessivi di donazioni. È recente l’annuncio dei cinque modelli elettrici e di una Jeep ibrida a Melfi, mentre a Torino sono stati varati i progetti green con l’economia circolare e il battery hub. «C’è soprattutto una grande volontà e lo sforzo da parte di Stellantis di portare avanti questo difficile, complicato processo di trasformazione anche in Italia», spiega Elkann, che parla di un gruppo giovane che ha radici profonde e guarda al futuro. «Stellantis è un gruppo ancora giovane, creato meno di tre anni fa e ha radici profonde, che affondano nel 19esimo secolo. È stato un pioniere dell’industria dell’ auto e ha obiettivi ambiziosi per il futuro: costruire la mobilità di domani, inclusiva e sostenibile» sottolinea Elkann.
«La nostra principale forza - spiega - è la nostra diversità. Proprio come al Cern, dove si parlano praticamente tutte le lingue del mondo, e dove si incontrano ricercatori che hanno origini, culture e fedi diverse, ma lavorano insieme per uno scopo comune» È anche l’occasione per ricordare Sergio Marchionne, l’amministratore delegato di Fca scomparso nel 2018. A lui è dedicato l’Auditorium del Science Gateway. «Quando ci lasciò, ormai 5 anni fa, cominciammo a pensare a un modo per ricordarlo, un modo che rispecchiasse i suoi valori e le sue convinzioni. Chi l’ha conosciuto ricorda bene il suo amore per la Fisica, la sua curiosità, il suo costante desiderio di imparare e approfondire le sue conoscenze. Sergio credeva soprattutto nei giovani, li spronava ad avere coraggio e a non adagiarsi nelle facili consuetudini. Li incoraggiava a guardare la realtà assumendo prospettive inusuali, ad approfondire i problemi e a cercare strade inesplorate».
Elkann sottolinea che «ragionare basandosi sul metodo scientifico è in primo luogo un esercizio di libertà, tenacia e di umiltà. Domandarsi perché si originano i fenomeni, avanzare ipotesi, verificarne la validità e, se il test fallisce, proporre una nuova spiegazione. Si tratta di un modo di pensare e di vivere basato sulla curiosità incessante, un tratto che era forte nella personalità di Sergio».