TORINO - Il mercato italiano dell’ auto torna a crescere. In aprile - secondo i dati del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture - sono state vendute 171.379 vetture, con una crescita del 6,47% rispetto allo stesso mese del 2017.
Nei primi quattro mesi dell’anno le immatricolazioni sono 745.945, lo 0,24% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso.
Il gruppo Fca chiude il mese di aprile con 45.976 immatricolazioni, in calo del 2,14% rispetto allo stesso mese del 2017. La quota scende al 26,83% dal 29,19%. Nei quattro mesi le auto vendute dal gruppo sono 204.276, il 6,88% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso. La quota passa dal 29,48% al 27,38%. L’Unrae ha aggiornato la previsione per il mercato del 2018 confermando che si assesterà sotto la soglia dei due milioni di immatricolazioni, sostanzialmente in linea con il risultato del 2017 (+0,5%). Le vendite a privati sono destinate a scendere a fine anno, per chiudere con una quota al 52,5%.
«I dati di mercato sollevano anche per il nostro Paese un fenomeno già in osservazione in Germania. La variazione del profilo del mix motorizzazioni sta avendo inevitabile impatto sulla rilevazione della CO2 media di mercato», sottolinea il presidente Michele Crisci. «Si impone - afferma - una riflessione sulla necessità di accompagnare la transizione verso il nuovo modello di mobilità a impatto zero per le persone e l’ambiente sfruttando meglio tutte le tecnologie disponibili oggi senza l’inutile aggressione politica e mediatica alle motorizzazioni Euro 6 che sono quanto di più avanzato disponibile oggi per bilanciare sostenibilità economica per i nuovi acquirenti e sostenibilità ambientale».
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