Mercato auto,: brusca frenata a marzo: -9,6% vendite in Italia. Nei 3 mesi flessione del 6,5%

Mercato auto,: brusca frenata a marzo: -9,6% vendite in Italia. Nei 3 mesi flessione del 6,5%

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TORINO - Forte calo a marzo delle vendite di auto nuove in Italia: secondo i dati del ministero dei Trasporti, sono state immatricolate 193.662 vetture, il 9,6% in meno dello stesso mese del 2018. Nei primi tre mesi dell’anno il totale delle auto vendute è pari a 537.289, pari al 6,5% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso. Il gruppo Fca ha vendute a marzo in Italia 48.052 auto, il 19,31% in meno dello stesso mese del 2018. La quota è scesa dal 27,8% al 24,8%. Nei primi tre mesi dell’anno le immatricolazioni del gruppo sono state 132.109, con un calo del 16,57% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso e la quota che scende dal 27,5 al 24,59%.

«La mancanza del Decreto attuativo e la predisposizione della piattaforma, necessari alla richiesta dell’ecobonus stanno disorientando i consumatori e penalizzando l’operatività delle aziende». Lo afferma Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere. «Inoltre - prosegue Crisci - in prospettiva lo scenario del mercato non può che peggiorare, considerato che gli effetti sulle vendite dell’Ecotassa non sono ancora oggettivamente rilevabili: tra le fasce penalizzate dal malus, infatti, quella da 161 a 175 g/km di CO2 ad esempio nel mese di marzo ha visto un incremento delle immatricolazioni, trattandosi, però, di auto ordinate prima del 1 marzo e, quindi, esenti dal pagamento della tassa. Questo è un calo di mercato che non può non preoccupare l’intero comparto.

Un calo che peraltro era stato ampiamente previsto e prospettato nei dettagli al Governo ancora a dicembre nel corso della riunione sul bonus/malus presso il ministero dello Sviluppo Economico. A questo punto diventa pleonastico ribadire l’urgente necessità di un Tavolo su cui discutere di una visione strategica della mobilità in Italia. Un Tavolo al quale diamo ancora piena disponibilità a partecipare nell’interesse delle aziende che rappresentiamo e del mercato italiano».

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Lunedì 1 Aprile 2019 - Ultimo aggiornamento: 02-04-2019 17:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2019-04-02 16:47:46
dopo alcuni rialzi e' scontato un ribasso del mercato , ribasso dato anche dagli incentivi e soprattutto dai disincentivi …… dispiace che siano i marchi "nazionali" ad essere i piu' penalizzati