Un modello ibrido plug-in

Auto, a novembre vendite da record per elettriche Bev e Phev: sono il 7% del mercato. Ibride plug-in a + 247% in un anno

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ROMA - A novembre si sono registrate vendite di 9.722 unità di auto elettriche (sia BEV, vale a dire di auto con batteria elettrica che PHEV, di auto ibride plug-in) rispetto alle 2.892 di ottobre. Nel 2020, si tratta del dato sin qui più alto, in un contesto di mercato generale dell’ auto, per il mese di novembre, che fa registrare un dato negativo di riduzione del 9% rispetto al novembre dell’anno scorso (con un consolidato 2020 di -28,93% rispetto al 2019).È questo il dato più significativo del report ‘Analisi di Mercatò riportato da Motus-E, associazione costituita da operatori industriali, mondo accademico e associazionismo con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia attraverso il dialogo con le Istituzioni, il coinvolgimento del pubblico e programmi di formazione e informazione. Il mercato delle auto elettriche (sia BEV che PHEV) si innalza, raggiungendo un impressionante 7% di quota di mercato nel mese di novembre e un 3,66% sul consolidato annuo (contro gli 0,87% consolidato allo stesso mese nel 2019).

Le auto elettriche con batteria da sole arrivano al 2% sul consolidato costituendo ancora il 55% del mercato delle auto sotto i 60 g CO2/km. È però da registrare il sorpasso delle ibride plug-in nel mese di novembre, con una crescita rispetto allo scorso anno del 274%, rispetto al 156% delle auto a batteria. In proiezione sul fine anno si raggiungeranno numeri importanti per entrambe le tipologie, con le auto a batteria elettrica che rischiano davvero, se a dicembre confermeremo il trend di questo mese, di triplicare l’immatricolato 2019 e superare l’asticella delle 30.000 unità. «I numeri delle immatricolazioni auto di novembre 2020 - precisa in una nota Motus-E - rafforzano la convinzione che la strada che stiamo percorrendo sia quella giusta e che bisogna lavorare per sostenere una domanda che esiste, è reale e in netta e costante crescita. C’è comunque tanto da lavorare, tutti insieme, per realizzare in Italia una rete di ricarica degna di un paese importante e offrire servizi diversificati e di qualità agli utenti, e c’è da sostenere ancora per qualche anno un mercato che presto camminerà sulle proprie gambe».

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Giovedì 3 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 06-12-2020 16:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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