Auto nuove in attesa di essere distribuite ai dealer

Mercato auto, a febbraio in Europa immatricolazioni ancora in calo: -7,2%

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ROMA - Dopo il calo del 7,4% a gennaio, il mercato auto dell’Europa Occidentale (UE+Efta+UK) ha accusato in febbraio una nuova contrazione del 7,2%. I dati comunicato oggi dall’Acea mostrano un primo bimestre che chiude a quota 2.202.010 con un calo del 7,3% sullo stesso periodo del 2019 determinato soprattutto - osserva il Centro Studi Promotor - dalla debolezza della domanda dei privati fortemente incerti per la scelta del tipo di alimentazione. Ovunque si registra un forte interesse per le soluzioni a zero impatto che tuttavia si accompagnano a incrementi di immatricolazioni forti, in termini di percentuali, ma infimi, in valori assoluti. «Il calo - sottolinea l’associazione - è stato il risultato di una combinazione di fattori, tra cui le modifiche alla tassazione dei veicoli in vari Stati membri dell’UE e l’indebolimento delle condizioni economiche globali e incertezza dei consumatori».

Tra i principali mercati dell’UE, la Germania ha subito il calo maggiore pari a -10,8 per cento. A febbraio, Volkswagen ha confermato la sua leadership fra i gruppi con una quota del 25,1 per cento delle vendite, rispetto al 24,5 per cento di febbraio 2019. PSA e Renault hanno mantenuto il secondo e il terzo posto nella classifica delle vendite, con il 17,6 e il 10,5 per cento, seguiti da Fiat Chrysler al 7,5 per cento, Hyundai al 7,1 per cento e BMW al 5,8 per cento. «L’epidemia da Covid-19 rappresenta ormai un’emergenza per tutti i Paesi europei e sta già mettendo a dura prova la produzione e il mercato automotive (in Italia sono chiuse per emergenza tutte le concessionarie), anche se i contraccolpi maggiori sono attesi per i prossimi mesi. Per questo, i singoli governi nazionali e l’Ue stanno mettendo in campo provvedimenti per la salvaguardia delle economie degli Stati membri e della competitività dell’industria dell’Unione, sia in questa difficile congiuntura sia dopo il superamento della crisi».

È il commento di Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia, che chiede al governo italiano «un intervento ad hoc per il settore automotive, già messo a dura prova dalla transizione tecnologica e produttiva». «Febbraio - osserva Scudieri - è ancora un mese in sordina per il mercato auto europeo, per via di svariati fattori, tra cui le riforme della tassazione dei veicoli in alcuni stati membri, che, come già rilevato a gennaio, avevano prodotto un’anticipazione degli acquisti a fine 2019, ma anche l’indebolimento dell’economia e il clima di incertezza dei consumatori ». Nel 5 maggiori mercati continuano a diminuire le immatricolazioni di auto nuove diesel: -17% nel mese, con una quota del 31,6% sul totale (era il 35,4% a febbraio 2019) e -19% nel bimestre, con una quota del 30,5%, 4 punti in meno dello stesso periodo del 2019. Buona performance invece del mercato delle vetture ad alimentazione alternativa, con quote di penetrazione che, a febbraio, raggiungono il 20,4% in Italia, il 17,5% nel Regno Unito, il 16,5% sia in Francia che Spagna e il 16,3% in Germania.

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Mercoledì 18 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 20-03-2020 09:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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