Mercato auto, in agosto vendite al galoppo: +9,46%. Negli otto mesi immatricolazioni -0,07%

Mercato auto, in agosto vendite al galoppo: +9,46%. Negli otto mesi immatricolazioni -0,07%

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MILANO - Nel mese di agosto 2018 in italia sono state immatricolate 91.551 auto nuove, in crescita del 9,46% rispetto allo stesso mese di anno fa, quando erano state immatricolate 83.638 auto. Lo comunica il ministero dei Trasporti. Nel periodo gennaio-agosto 2018 le vendite di auto nuove nel nostro Paese sono state pari a 1.365.947 unità, un dato praticamente stabile (-0,07%) rispetto allo stesso periodo del 2017, quando erano state immatricolate 1.366.881 unità.

Il +9,56% di agosto arriva dopo il +4,68% di luglio 2018 rispetto allo stesso mese del 2017. Nello stesso periodo di agosto 2018 sono stati registrati 260.485 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -4,57% rispetto ad agosto 2017, durante il quale ne furono registrati 272.950 (nel mese di luglio 2018 sono stati invece registrati 384.318 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +1,43% rispetto a luglio 2017, durante il quale ne furono registrati 378.884). Nel mese di agosto 2018 il volume globale delle vendite (352.036 autovetture) ha dunque interessato per il 26,01% auto nuove e per il 73,99% auto usate. Tra gennaio e agosto 2018 sono stati registrati 2.952.574 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -2,93% rispetto a gennaio-agosto 2017, durante il quale ne furono registrati 3.041.611.

Nonostante il positivo risultato di agosto, il mercato mantiene un suo livello di incertezza. In particolare, guardando verso la prossima Legge di Stabilità, l’Unrae esprime forte preoccupazione per il rischio di aumento dell’IVA contenuto nell’art. 2 della Legge di Bilancio 2018 che prevedrebbe l’innalzamento dell’aliquota ordinaria nel 2019 di ben 2,2 punti al 24,2% per raggiungere il 24,9% nell’anno successivo e il 25% nel 2021, portando l’Italia tra i pochi Paesi con l’aliquota più alta in Europa e sicuramente con quella più alta fra i 5 major markets.

«L’incremento dell’IVA – afferma Michele Crisci – potrebbe indurre una stagnazione dei consumi nel nostro Paese, con effetti sulla situazione macroeconomica generale. Nel solo settore automobilistico, un aumento dell’aliquota IVA di questa portata, costringerebbe i consumatori a spendere circa 400 euro in più nel 2019 per l’acquisto della propria vettura; spesa che raggiungerebbe i 530 euro nel 2021, disincentivando chiaramente gli acquisti e, quindi, decelerando ulteriormente il necessario processo di rinnovo di un parco circolante molto anziano. Sono sempre molto attuali, purtroppo, gli effetti negativi in termini di sicurezza stradale dei molti veicoli anziani circolanti sulle nostre strade, nonchè dell’impatto sul fronte ambientale».

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Martedì 4 Settembre 2018 - Ultimo aggiornamento: 10:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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