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Mercato auto Italia: nuovo balzo vendite ad aprile: + 29% a 125.805. Unrae, urgente una riformulazione degli incentivi

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Continua il recupero del mercato auto italiano. Nel mese di aprile 2023 sono state immatricolate 125.805 vetture, in rialzo del 29,21% rispetto alle 97.365 unità dello stesso mese di un anno fa. Nei primi 4 mesi dell’anno (gennaio-aprile), le immatricolazioni sono state 552.850, in crescita del 26,89% rispetto alle 435.681 unità dello stesso periodo del 2022. Secondo il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel mese di aprile, inoltre, i trasferimenti di proprietà sono stati 370.132 a fronte di 357.473 passaggi registrati ad aprile 2022, con un aumento del 3,54%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 495.937, ha interessato per il 25,37% vetture nuove e per il 74,63% vetture usate.

Per quanto riguarda la classifica delle auto più vendute in Italia, Fiat Panda si conferma al primo posto anche ad aprile 2023 con 7.367 unità, seguita da Fiat 500 (3.753) e Lancia Ypsilon (3.720) a completare il podio. Al quarto posto c’è Dacia Sandero (3.496), al quinto Fiat 500X (2.772), al sesto Ford Puma (2.634), seguite da Peugeot 3008 (2.585), Volkswagen T-Roc (2.481), Peugeot 208 (2.259) e Jeep Renegade (2.198). Nel mese di aprile si registra il forte progresso nelle vendite di Tesla: +2.640% a 740 unità, con il balzo dovuto soprattutto a un confronto favorevole con lo scorso anno, quando ad aprile aveva immatricolato solamente 27 auto. Forte aumento anche per Mg: +478% a 3.029 unità (da 524). In decisa controtendenza Honda (-68,9%) e Jaguar (-50,2%). Guardando ai marchi per quote di mercato (escluso il gruppo Stellantis), Volkswagen registra un +37,15% a 11.644 unità, con quota salita al 9,26% (secondo marchio in Italia alle spalle di Fiat), quando Ford registra un +25,85% a 7.381 unità (quota scesa al 5,87%), seguita da Dacia +47,74% a 6.437 unità e quota al 5,12%.

Il mercato dell’ auto rialza di nuovo la testa, anche grazie ad una maggiore disponibilità di prodotto dopo la crisi dei microchip e delle catene di fornitura. Lo segnala l’unrae commentando i risultati di aprile che permettono all’associazione di rivedere al rialzo la stima per l’intero 2023, prevedendo per fine anno 1.470.000 immatricolazioni, in crescita dell’11,6% sul 2022 (ma ancora in calo del 23,3% sul 2019). Ma a fronte di questo andamento il presidente Michele Crisci osserva che «c’è da augurarsi che si lavori fattivamente, in modo coordinato con tutti i soggetti coinvolti e con una strategia pragmatica, per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni al 2035».

«In questa ottica - aggiunge Crisci - continuiamo a sollecitare da tempo, siamo arrivati a maggio, e i dati dimostrano che gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni non stanno funzionando: in aprile infatti la CO2 media è cresciuta del 2,9%. È urgente una loro riformulazione, con innalzamento dei tetti di prezzo e l’inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno» . «Aspettiamo quindi una convocazione del Tavolo Automotive, di cui non si hanno più notizie, per lavorare di comune accordo verso obiettivi condivisi». «Inoltre - prosegue Crisci - è necessario recuperare i ritardi accumulati sul fronte delle infrastrutture, accelerando l’installazione di colonnine di ricarica sia private che pubbliche, in particolare lungo le autostrade e strade statali, evitando la formazione di nuovi divari geografici all’interno del Paese e, anzi, andando a sanare quelli già esistenti».

Il Presidente dell’Unrae chiede pertanto di «accelerare l’emanazione delle norme previste dai decreti MASE e di quelle per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini, senza dimenticare una politica infrastrutturale ad ampio raggio e di orizzonte lungo anche per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova direttiva AFIR».

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Martedì 2 Maggio 2023 - Ultimo aggiornamento: 18-05-2023 19:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA