ROMA - Un febbraio “dolceamaro” per il mercato delle due ruote a motore italiano, con le immatricolazioni che aumentano del 3,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, trascinate dagli scooter, mentre i ciclomotori e le moto fanno registrare un calo delle vendite. È quanto emerge dai dati Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che mettono in evidenza una netta spaccatura tra il mercato degli scooter, che con 11.037 immatricolazioni (+18,89%) tengono a galla il settore, e quello delle moto, che hanno segnato il passo con 8.226 veicoli targati (-7,4%). Calo a doppia cifra per i ciclomotori, con 1.268 veicoli venduti e una perdita del 24,66% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nei primi due mesi dell'anno - complice un gennaio negativo e la cattiva performance delle moto a febbraio - i veicoli immatricolati segnano un calo del 3,79% pari a 31.569 mezzi targati. Il buon andamento di febbraio porta il mercato degli scooter in parità, mentre le moto restano in territorio negativo. Prosegue l'emorragia dei ciclomotori, che chiudono il bimestre con 2.409 veicoli e un calo del 30,52%.
In forte flessione anche il mercato delle moto elettriche, che chiudono il bimestre con un calo del 43,94% corrispondente a 1.147 veicoli venduti: sul dato pesano le forniture di flotte, soprattutto per la sharing mobility, elemento di forte turbolenza per il settore.
"Se da una parte le due ruote si confermano un'apprezzata soluzione di mobilità fruibile e distanziata, in grado di soddisfare le esigenze legate agli spostamenti quotidiani in ambito urbano e a quelli di lungo raggio, dall'altra pesano ancora sulla domanda le incertezze economiche e quelle legate all'evoluzione sanitaria della pandemia - spiega il presidente di Ancma, Paolo Magri -. A questo si aggiunge inoltre la graduale immissione di veicoli Euro 5 nella rete vendita durante queste settimane, che tuttavia confidiamo possa dare vitalità al mercato già dal prossimo mese".