il vice cancelliere tedesco Robert Habeck con Ola Källenius, il manager svedese ceo di Mercedes

Mercedes-Benz inaugura eCampus, l’obiettivo restano le emissioni zero

di Mattia Eccheli
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Mercedes-Benz cambia marcia, ma non obiettivo: «La destinazione sono le zero emissioni», mette in chiaro Ola Källenius, il manager svedese che guida la casa con la Stella, sgomberando ogni dubbio sull'elettrificazione. Sulla quale accelera con una parte significativa dei 14 miliardi di euro di investimenti in Ricerca e Sviluppo messi a bilancio per il 2024, incluse le diverse centinaia di milioni per il nuovo eCampus del sito di Untertürkheim (quasi 710.000 mq di superficie), che ospita il quartier generale del costruttore. È presso i 30.000 mq della struttura – i primi 10.000 sono stati inaugurati alla presenza del vice cancelliere tedesco Robert Habeck – che Mercedes-Benz intende sviluppare e testare tecnologie, celle e soluzioni chimiche per le batterie delle auto elettriche del domani. Non è più tempo di esternalizzare, ma di internalizzare: i brevetti saranno l'assicurazione sulla ricerca strategica della Stella.

L'attuale raffreddamento della domanda di veicoli elettrici non fa perdere di vista l'obiettivo, che per Källenius resta l'annullamento dell'impronta carbonica: «Sfruttare le opportunità e competere per vincere», è il suo motto. Il costruttore punta a ridurre i costi delle batterie del 30% nei prossimi anni, anche se i consumatori rischiano di beneficiarne solo quando la spesa per kWh si attesterà attorno ai 50 euro (oggi è “solo” sotto i 100): «L'industria non è ancora pronta per queso livello», precisa Markus Schäfer, responsabile della divisione R&D di Mercedes-Benz.
Seppur dagli Stati Uniti (Factorial Energy) e non da Taiwan, a Stoccarda sono già arrivati i primi campioni per la svolta delle batterie allo stato solido, le cui celle avrebbero una densità energetica superiore ai 390 Wh per kg, il doppio di quelle agli ioni di litio. I ricercatori dell'eCampus si occuperanno di studiare e testare soluzioni chimiche e nuovi materiali per gli accumulatori, con relativi test di affidabilità, durata e sicurezza condotti su specifici banchi di collaudo. L'assemblaggio sarà a tiratura limitata, sostanzialmente sperimentale, per il trasferimento «dal laboratorio alla produzione in serie», come suggerisce Schäfer. Che intanto rivendica i progressi compiuti con la futura Cla, sulla quale debuttano le evoluzioni per il mercato del prototipo Eqxx. Con una batteria ancora “convenzionale”, l'anno prossimo la Mercedes che anticipa il futuro avrà un'autonomia di 750 km, consumi attorno ai 12 kWh/100 km (quelli del concept erano scesi fino a 7,4 kWh/100 km) e ricariche veloci (fino 400 km in 15 minuti). Nel frattempo, anche grazie al lavoro portato avanti presso l'eCampus, il costruttore ragiona su soluzioni differenti a seconda di mercati e modelli.

L'opzione al sodio potrebbe venire impiegata per le auto più economiche e per determinati mercati, mentre quella al litio-ferro-fosfato (LFP) sembra prestarsi per i veicoli commercializzati nei segmenti di volume. Seppur con un maggiore contenuto di silicio, la tecnologia agli ioni di litio continuerebbe a venire impiegata nella produzione delle vetture delle classi più esclusive. Su un punto Schäfer non ha dubbi: «La mobilità elettrica della Stella non sarà mai noiosa». Per evitare equivoci, precisa che Mercedes-Benz continuerà a offrire macchine con motori a combustione freschi di aggiornamento alle norme Euro7 (tutte almeno con sistemi mild hybrid a 48 Volt) e ad altissima efficienza in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta.

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Mercoledì 31 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA