
Montezemolo: «Se togliamo la Ferrari l'industria dell'auto non esiste più in Italia»

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«L’ho detto in tempi non sospetti: con molto dispiacere prendo atto che l’industria dell’auto italiana, se togliamo Ferrari, non esiste più. E’ un dato di fatto, non una opinione». Così il presidente di Italo ed ex presidente di Fiat, Luca Cordero di Montezemolo a margine del Festival dell'Economia di Trento. «Abbiamo stabilimenti italiani in cassa integrazioni, molti modelli che vengono costruiti all’estero e questo è un problema. Occorre poi rendere attrattiva l’Italia per chi vuole venire a produrre da noi. Una delle cose che si doveva fare, e che non si è fatta, era quello di attrarre, visto la crisi dell’auto italiano, produttori stranieri. Se guardiamo il numero di auto che produciamo nel nostro Paese oggi è umiliante rispetto a dove eravamo».
Montezemolo si dice «molto preoccupato perché non vedo come le cose possano migliorare. In Italia si producono solo due modelli: la Panda e la 500 che non sono certo dei modelli innovativi e vedo ancora il rischio in futuro per la cassa integrazione. In più tutto questo oggi si scontra con una crisi internazionale. In Europa ci sono delle regole assurde e infatti auspico che mettendosi insieme tutti i produttori di auto si riesca a modificarle». In merito alla recente intervista congiunta rilasciata dal presidente di Stellantis, John Elkann, e da Intervista Elkann e dall'ad di Renault, Luca De Meo, proprio sul settore auto, Montezemolo ritiene che Renault «sia molto attiva, con tanti modelli nuovi ed elettrici. Non vedo altrettanto a livello italiano. Stiamo evitando la cassa integrazione in alcuni stabilimenti producendo Panda e 500 ma la Grande Panda non è prodotta in Italia. Perché? E’ vero che in Italia i costi di produzione sono maggiori rispetto ad altri paesi ma dall’altro si è stati alla finestra a guardare un lento e inesorabile deterioramento. Sono preoccupato».