Era il 2021 quando al Salone di Genova venne presentato da Yamaha il motore Harmo, primo fuoribordo elettrico della casa giapponese destinato a segnare una svolta nella nautica da diporto, in particolare nella “piccola nautica”, quella dei natanti utilizzati prevalentemente sotto costa, nei laghi o nelle lagune come quella di Venezia, dove venne costruita anche la prima barca spinta dal motore a emissioni zero del colosso giapponese.
Oggi, a distanza di tre anni, Yamaha presenta la “seconda serie” dell’Harmo, evoluzione del propulsore che ha dato il là a un’intensa attività di ricerca e sviluppo, approdata di recente anche alla realizzazione del primo motore Yamaha a idrogeno, presentato appena due mesi fa a Genova. In questo caso un “motorone” molto più potente e performante, destinato a imbarcazioni di dimensioni maggiori, nel rispetto di un programma di decarbonizzazione che l’azienda nipponica sta portando avanti su più fronti, spingendosi anche a collaborare con i leader del settore per sviluppare le infrastrutture necessarie a rendere l’idrogeno un’opzione praticabile per i motori marini.
L’Harmo 2.0 si distingue per il design rivisitato e un look ultramoderno. Secondo la Casa può rivelarsi adatto sia alla singola che alla doppia motorizzazione e può essere installato su un’ampia varietà di imbarcazioni, dai taxi-boat alle barche a noleggio, senza escludere le case galleggianti.
Secondo gli ingegneri di Yamaha “questa nuova versione conserva tutti i vantaggi distintivi del precedente Harmo, ovvero prestazioni silenziose ed eco-compatibili, maneggevolezza intuitiva e affidabilità, superando – grazie a soluzioni tecnologiche innovative – i limiti della propulsione elettrica”.
Fabrice Lacoume, direttore della divisione marina di Yamaha Motor Europe: “Noi crediamo che i motori elettrici siano fondamentali per raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio nel settore marino, insieme ai carburanti alternativi sostenibili e all’energia a idrogeno, e oggi siamo davvero entusiasti di presentare in Europa il nostro nuovo Harmo, che incorpora tutta l’ingegneria innovativa che ha reso il primo un modello pionieristico. Siamo certi di poter offrire la massima versatilità con un’ampia gamma di possibili applicazioni nautiche, configurazioni e sistemi di controllo”.
Attualmente il nuovo Harmo è disponibile solo nella configurazione completa di joystick per singola e doppia motorizzazione. Una scelta singolare, e tuttavia in casa Yamaha si dicono certi che “il nuovo Harmo è ancora più facile da usare, sia per i diportisti più esperti, sia per quelli alle prime armi”.
Tra i plus che la Casa giapponese tiene a evidenziare c’è inoltre la completa integrazione con HelmMaster EX (consente di accedere a funzionalità avanzate come l’autopilota, semplificando la navigazione) e con SetPoint, che consente di individuare l’esatta posizione (ideale per avere la massima tranquillità mentre si pesca). Se non bastasse, il nuovo Harmo con tecnologia rim-drive e digital electric steering (DES) garantisce una rapida risposta per manovre precise vicino alle banchine, un funzionamento silenzioso nelle aree sensibili al rumore e una manovrabilità fluida.
Non sono state fornite, per ora, informazioni sulle batterie, sull’autonomia e sui tempi di ricarica. In compenso, Yamaha ha tenuto a ricordare che l’impegno sulla decarbonizzazione procede anche su un altro fronte, non meno interessante, ovvero la ricerca sull’uso di combustibili marini sostenibili. Una nota dell’azienda spiega che “è stato dimostrato il potenziale di questi carburanti e perciò Yamaha si impegna a renderli un’alternativa concreta e accessibile per tutto il settore”.