Maxime Picat, chief operating officer di Stellantis per Asia Pacifico, Medio Oriente e Africa

Picat (Stellantis): «Per gruppi auto occidentali futuro a rischio in Cina». Su nuovo Ceo sarà presa «buona decisione, qualunque sia»

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Le case automobilistiche occidentali potrebbero non avere un futuro in Cina, visto che i brand locali stanno guadagnando progressivamente quote di mercato, a danno dei gruppi stranieri, soprattutto in alcuni segmenti, come le vetture elettriche e di grandi dimensioni. Lo ha detto Maxime Picat, chief operating officer di Stellantis per Asia Pacifico, Medio Oriente e Africa, durante un summit sul futuro dell'automotive organizzato dal Financial Times. A chi gli chiedeva se i marchi occidentali fossero in grado di competere in Cina con i rivali locali, Picat ha risposto di essere "in generale una persona abbastanza ottimista, ma non su questo". Picat si è detto "scioccato per l'espansione dell'offensiva dei marchi locali in tutti i segmenti. Ciò significa che alle case automobilistiche occidentali rimane il segmento C con motore a combustione interna. E questo non durerà".

I dati mostrano che case automobilistiche occidentali, come Toyota e Volkswagen, in Cina vendono ancora grandi volumi di veicoli a benzina di medie dimensioni, appunto il cosiddetto segmento C. "Se si guarda a ciò che è accaduto negli ultimi anni, la tendenza al ribasso delle quote di mercato è forte ed è stato molto difficile per le case automobilistiche occidentali mantenere la propria posizione in Cina", ha detto Picat. Molte aziende occidentali si sono gradualmente ritirate dalla Cina a causa dell'agguerrita concorrenza e di un'aspra guerra dei prezzi, ma alcune hanno rafforzato il proprio impegno in un mercato che è stato a lungo fonte di profitti. Alcuni marchi, appunto come Volkswagen e Toyota, hanno adottato la strategia “in Cina per la Cina” per riconquistare i consumatori che si sono spostati su veicoli elettrici più convenienti e tecnologici di marchi nazionali.

Picat secondo indiscrezioni è tra i due candidati in pole position per la carica di amministratore delegato al posto di Carlos Tavares (l'altro "papabile" è il capo delle attività americane, Antonio Filosa). A chi chiedeva un commento in proposito ha spiegato che "il Board ha avviato un processo di ampio respiro, questo è importante. Sono stati dati dei tempi (entro la fine del primo semestre, ndr), quindi tutto è sotto controllo e sarà una buona decisione, qualunque essa sia”.

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giovedì 15 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 10:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA