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MILANO - Investimento complessivo massimo di 80 milioni del gruppo automobilistico Mahindra & Mahindra per acquisire il controllo di Pininfarina. E in questa somma è stanziata la tranche per lanciare l’opa.
«Nessun accordo è ancora stato raggiunto», ha detto l’ad Silvio Pietro Angori durante l’assemblea dell’azienda torinese specializzata nelle carrozzerie per auto, dal 2008 in cura presso le banche creditrici, originariamente esposte per 581 milioni: Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Unicredit, Ubi guidano la lista. «Perchè si arrivi a tale punto, occorre completare un processo di formazione del consenso che riguarda sia gli azionisti che le istituzioni finanziarie, che devono tutti dare il loro consenso» ha aggiunto Angori.
Pininfarina è controllata dalle banche attraverso Pincar, ex cassaforte dei soci fondatori, con il 76% mentre la famiglia attraverso la Segi srl, possiede lo 0,6%. E finora non tutti i soggetti coinvolti hanno dato il via libera: sembra che debba arrivare l’assenso di qualche istituto e il definitivo placet della famiglia. Il negoziato per perfezionare l’accordo, va dunque avanti ma scavalca l’assemblea che invece, era stata ipotizzata come data ultima per la firma.
Il gruppo Mahindra, comunque, secondo quanto risulta al
Acquistando la maggioranza, Mahindra dovrà lanciare l’opa. E a questo fine, nel piano presentato alle banche è previsto che gli indiani siano pronti a investire fino a 35 milioni, una somma che tiene conto della media degli ultimi mesi. C’è da notare che da fine marzo, sulle indiscrezioni che il gruppo potesse passare di mano, le azioni si sono incrementate del 50% circa. Ecco perché, quindi, il prezzo dell’opa dovrebbe avvicinarsi alla media dei valori degli ultimi tre mesi (4,56 euro).
Conquistato il controllo, Mahindra sarebbe disposta a ricapitalizzare il gruppo con 20 milioni. «Con le banche creditrici c'è un rapporto di grande credibilità», ha annunciato il presidente Paolo Pininfarina, rispondendo a un socio in assemblea. «Abbiamo restituito oltre 220 milioni mantenendo tutti gli impegni che avevamo preso, piano dopo piano». L'assemblea ha approvato il bilancio 2014 che ha visto il valore della produzione crescere dell'8,5% rispetto al 2013 mentre la perdita di esercizio è scesa a 1,3 milioni dai 10,4 milioni dell’anno prima.
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