
Porsche, piano Phoenix per quotazione in borsa. Holding di famiglia pronta a cedere quote VW dopo Ipo

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MILANO - Ritorno di fiamma per la quotazione in Borsa di Porsche Ag, il marchio delle sportive di Stoccarda in mano al Gruppo Volkswagen. Un progetto più volte caldeggiato dagli analisti ed altrettante volte smentito dagli interessati, che però, secondo il giornale tedesco Handelsblatt potrebbe prendere corpo sotto il nome simbolico di ‘Poenix’, l’uccello sacro agli Egizi, che rinasce sulle proprie ceneri. Immediata la reazione in Borsa alle prime indiscrezioni che circolavano già nella vigilia in Germania, con il titolo di Porsche Se, la holding di famiglia degli eredi di Ferdinand Porsche in crescita del 5%.
Un rally che è proseguito anche oggi, con il titolo in rialzo del 3,5% a 84,4 euro. Secondo le ricostruzioni, basate su indiscrezioni giunte direttamente da ambienti vicini alle famiglie Porsche e Piech, all’Ipo della Casa di Stoccarda seguirebbe la cessione di quote in Volkswagen da parte di Porsche Holding, che attualmente possiede il 31,4% di Wolfsburg, con il 53,3% dei diritti di voto. Un passo indietro che consentirebbe agli eredi del Fondatore di acquistare azioni del Marchio con il cavallino rampante e le corna di cervo.
Un modello che ricalca in qualche modo quanto già fatto dagli Agnelli-Elkann con Ferrari nel 2015. Prima lo scorporo di Maranello da Fca, poi la fusione della società generalista con Psa in Stellantis lo scorso 16 gennaio, in modo da poter controllare entrambe due aziende tra loro ormai autonome. Nell’azionariato di Volkswagen figurano anche investitori esteri al 25,9%, la Holding di Stato del Qatar Llc con il 14,6% ed il 17% dei diritti di voto, il Lander della Bassa Sassonia con l’11,8% e il 20% dei diritti di voto, investitori privati con il 12,9% e investitori istituzionali tedeschi con il 3,4% a cui resta complessivamente il restante 9,7% dei diritti di voto.
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