Una fabbrica di auto elettriche

In proposte Ppe per nuova Commissione Ue revisione stop a motori a combustione

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Una revisione allo stop ai motori a combustione, un commissario apposito per la pesca e un rinvio dell'applicazione del regolamento sulla deforestazione. Sono alcuni dei punti che emergono dalla bozza del documento con le proposte del Partito popolare europeo (Ppe) per il programma della nuova Commissione europea, su cui si sta lavorando alle Giornate di studio in corso a Carcais, in Portogallo. Al capitolo 4, 'Un'Europa che preservi il nostro stile di vita europeo', il Ppe propone di «continuare a realizzare il Green deal e trasformarlo in un Green Growth Deal raggiungendo l'obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni di Co2 entro il 2030 e la neutralita climatica entro il 2050, rafforzando allo stesso tempo la competitivita dell'Ue e garantendo la neutralita tecnologica. Proteggiamo il clima, ma garantiamo anche che non crei una burocrazia opprimente», si legge.

Tra gli altri punti il partito piu numeroso in Aula chiede di «continuare a sostenere finanziariamente le aziende, in particolare le Pmi, gli agricoltori e i pescatori, nella transizione»; di «assegnare all'Ue la responsabilita di negoziare e concludere accordi ambientali internazionali con i Paesi terzi»; di «attuare una condivisione intelligente della gestione della siccità». Inoltre, propone di mantenere l'Ue in prima linea nella protezione ambientale «senza consentire ai Paesi terzi di sfruttare i nostri elevati standard, in particolare la Cina» e di «rivedere il divieto sui motori a combustione e sviluppare una tecnologia all'avanguardia per i motori a combustione. Manteniamo la neutralita tecnologica».

Piu nello specifico, per il quinquennio 2024-2029, il Ppe propone un programma di lavoro della Commissione che preveda un'attuazione pragmatica e di successo del Green Deal, anche attraverso 4 punti. «Rivedere le regole per la riduzione della Co2 per le nuove auto e furgoni per consentire l'uso di carburanti alternativi a zero emissioni oltre il 2035; una nuova strategia per i carburanti elettronici/biocarburanti/a basse emissioni di carbonio, con incentivi e finanziamenti mirati, per accompagnare la strategia dell'Ue sull'idrogeno; la creazione di un mercato unico per la Co2 che includa un quadro basato sul mercato per Ccs (Carbon capture and storage, ndr) e Ccu (Carbon capture and utilisation, ndr) simile al pacchetto gas/idrogeno, per creare un business-case per queste tecnologie e fornire sicurezza degli investimenti e adottare una legislazione per le emissioni negative; ampliare l'elenco dei progetti chiave nel Net Zero Industry Act e sviluppare regole simili per altri settori in modo che le imprese a impatto climatico zero siano esentate da determinati requisiti normativi».

Mentre al capitolo 3, 'Una strategia per la competitivita europea', della sua bozza di programma per la nuova Commissione, il Ppe propone «l'abbandono dei combustibili fossili a favore dell'energia pulita, come ad esempio l'aumento della produzione internazionale di idrogeno; meno burocrazia per l'agricoltura e la pesca; investimenti nell'agricoltura come industria ad alta tecnologia». Si legge anche che «i pagamenti diretti devono essere un vero riconoscimento del lavoro degli agricoltori e devono essere notevolmente semplificati» e che bisogna «migliorare la posizione degli agricoltori nella catena di approvvigionamento alimentare» oltre a «rivedere lo status di protezione di lupi e orsi che minacciano la pastorizia tradizionale», a istituire la figura di un «commissario per la pesca con un portafoglio autonomo» e a «rinviare l'applicazione del regolamento sulla deforestazione e affrontare i problemi legati alla sua attuazione». «Rafforzeremo la nostra economia, la competitivita e le relazioni commerciali. Il nostro mercato unico e la nostra capacita di innovare rappresentano la nostra migliore risorsa per raggiungere questo obiettivo», si legge nell'introduzione al capitolo. «In un'economia guidata dalla tecnologia, l'Europa deve essere in prima linea nell'innovazione tecnologica.

Con il carbone e l'acciaio, l'energia condivisa e stata il fondamento dell'integrazione europea. Oggi vogliamo che l'Europa garantisca la sicurezza e l'accessibilita energetica per tutti i cittadini e le imprese», continua la spiegazione. «La sicurezza economica ed energetica deve andare di pari passo con la sicurezza alimentare: aiuteremo le nostre aziende, i nostri agricoltori e i nostri pescatori a diventare piu competitivi, a creare posti di lavoro di qualita e a garantire l'accesso a cibo di qualita e a prezzi accessibili per tutti», viene precisato nel documento. 

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Mercoledì 3 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA