Un tamponamento tra auto

Rc auto, da 2012 calo premi 35%. Prezzo medio diminuito da quasi 570 euro nel 2012 a 367 nel marzo 2021

  • condividi l'articolo

Negli ultimi dieci anni il prezzo medio rc auto è diminuito da quasi 570 euro nel 2012 a 367 nel marzo 2021. Nel 2020 la riduzione del costo complessivo dei sinistri è stata del 19,9%, a fronte di un decremento dei premi di circa il 6%, inquadrato in un contesto di diminuzione dei premi medi del 35% dal marzo 2012. Lo ha sottolineato la presidente dell’Ania Maria Bianca Farina all’assemblea annuale evidenziando la necessità ora di «una riforma del ramo» che punti alla revisione del bonus-malus, «che ha perso efficacia», e alla riduzione dei costi complessivi del sistema, annullando i divari ancora esistenti. «Va peraltro osservato - ha sottolineato Farina - che la sinistrosità rc auto sta già sensibilmente aumentando nell’anno in corso, mentre la riduzione dei prezzi prosegue con la stessa intensità osservata lo scorso anno, anche in relazione agli interventi effettuati dalle imprese del settore sui contratti attraverso sconti, sospensioni (incrementate di oltre il 40%) e differimento dei termini. Di conseguenza, mentre nel 2020 il ramo rc auto ha evidenziato un saldo positivo, si può prevedere un netto peggioramento per il 2021».

L’indice di solvibilità del settore, ridottosi durante il picco della crisi pandemica, ha poi recuperato negli ultimi due trimestri dell’anno, superando il livello registrato a fine 2019 e posizionandosi su un valore di quasi due volte e mezzo il capitale minimo richiesto a fine 2020. «L’assicurazione italiana, dunque, è stata colpita dalla crisi, ma ha confermato la validità del suo modello gestionale, continuando a proteggere gli assicurati, a tutelarne il risparmio, a sostenere l’economia e garantire l’occupazione», ha proseguito. Tornando all’andamento dei prezzi rc auto, la presidente ha evidenziato come negli ultimi dieci anni, il gap con gli altri Paesi europei si è ridotto di quasi l’80% (da 208 euro nel 2013 a 47 nel 2020); anche il divario territoriale tra province si è ristretto significativamente (il divario Napoli-Aosta si è ridotto del 40%).

«A fronte di questi importantissimi risultati, tuttavia, abbiamo la consapevolezza che ci sia ancora lavoro da fare», puntando ad una riforma complessiva che parta appunto dal bonus-malus. «Nel più lungo termine, sarà necessario essere pronti e propositivi per affrontare i cambiamenti della mobilità, cambiamenti che avranno impatti rilevantissimi per il settore assicurativo auto: la diffusione di veicoli elettrici e a guida autonoma, lo sviluppo di auto e infrastrutture connesse, il diffondersi di spostamenti intermodali», ha concluso. 

  • condividi l'articolo
Sabato 17 Luglio 2021 - Ultimo aggiornamento: 18-07-2021 09:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti