
Renault vola, gli altri arrancano. De Meo: «Abbiamo trovato la pozione magica»

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Il settore dell'auto va a due velocità in Europa. La crisi non colpisce tutti: calano i ricavi e l'utile del gruppo Mercedes Benz, che taglierà i costi di produzione per aumentare la redditività, mentre c'è chi come Renault consolida la crescita e chiude il 2024 con risultati da record. Stellantis, in attesa del nuovo amministratore delegato, che arriverà entro giugno, approverà i conti il 26 febbraio. Il gruppo presieduto da John Elkann ha annunciato che è pronto per essere integrato a bordo il sistema di guida autonoma Stla AutoDrive: consentirà ai conducenti di dedicare una parte del tempo a bordo ad attività diverse dalla guida, come guardare un film, leggere e-mail, sfogliare un libro o semplicemente guardare il panorama. Intanto le aziende italiane della filiera vanno a caccia a Torino di un contratto con la cinese Byd che ha arruolato Alfredo Altavilla, braccio destro di Marchionne in Fca. Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, in videocollegamento con la presentazione del Salone Auto di Torino 2025, auspica un ripensamento dell'Europa sul Green Deal e sulla strategia 'masochista' per l'elettrico, «un suicidio annunciato» che rischia di penalizzare un settore in cui il continente ha eccelso per decenni.
A brillare in Europa è il gruppo Renault che nel 2024 ha registrato 56,2 miliardi di ricavi, in crescita del 7,4 % (+9% a cambi costanti) con un margine operativo di 4,3 miliardi, pari al 7,6% del fatturato. L'utile netto è salito a 2,8 miliardi, il 21% in più del 2023 e il dividendo proposto è di 2,20 euro per azione, in aumento rispetto a 1,85 euro dell'anno scorso. «Il 2024 è stato un anno importante con i primi risultati di un'offensiva prodotto senza precedenti. Questa performance è il frutto della profonda trasformazione del gruppo sostenuta da un incredibile lavoro di squadra» commenta il ceo Luca De Meo che Le Figaro descrive come il «salvatore» di Renault, «l'esatto opposto di Carlos Tavares». «Ha dato un'anima a Renault, l'immagine del marchio è diventata cool e le auto fanno di nuovo sognare», dice il giornale francese. Renault ha effettuato il lancio di 10 nuovi modelli e 2 restyling nel 2024, altri 7 lanci e 2 restyling sono previsti quest'anno. «Abbiamo trovato la pozione magica, come in Asterix e Obelix» scherza De Meo. Del tutto diversa la situazione di Mercedes che sconta il rallentamento del mercato cinese e torna a dare spazio ai modelli con motore a combustione accanto alle elettriche.
Nel 2024 i ricavi sono stati pari a 145,6 miliardi di euro contro i 152,4 dell'anno precedente (-4,5%), mentre l'utile operativo è stato di 13,6 miliardi, in calo del 31%. In flessione anche l'utile netto a 10,4 miliardi (-28,4%). Sono 380 le aziende della filiera automotive che hanno partecipato al Museo Nazionale dell'Automobile di Torino al Byd Supplier Meeting, evento organizzato dal colosso cinese Byd con il supporto dell'Anfia, per illustrare la strategia e selezionare nuovi fornitori per gli insediamenti industriali europei. Entro fine anno partirà la produzione in Ungheria e l'obiettivo nel medio periodo è di produrre in Europa le auto da vendere nel continente. Si sono tenuti 176 incontri singoli BtoB con aziende provenienti da tutta Italia. Il livello di adesioni - sottolinea l'Anfia - è andato ben oltre le stime, a dimostrazione del grande interesse verso Byd che sta valutando la possibilità di organizzare un altro incontro. A Torino dal 26 al 28 settembre è in programma la seconda edizione del Salone dell'Auto, l'evento ideato e realizzato da Andrea Levy, che l'hanno scorso ha registrato 500.000 visitatori: sono attesi 50 brand tra i quali quelli del gruppo Stellantis che ha confermato la sua adesione.