Una ricarica rapida di e-Gap a Milano

Ricarica rapida "a domicilio", la soluzione italiana di e-Gap. Che punta agli Stati Uniti

di Mattia Eccheli
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ROMA – Verona e Trento in Italia prima dell'estate. Il Portogallo con l'estate e Londra dopo l'estate in Europa. E gli Stati Uniti il prima possibile. Sono le nuove frontiere commerciali della e-Gap, la società che offre il primo servizio di ricarica rapida urbana, mobile e on-demand. L'azienda è decisamente italiana: non solo perché è stata fondata nel 2019 da Eugenio de Blasio, che ne è presidente e azionista di riferimento ,e ha Luca Fontanelli come Ceo del Belpaese e responsabile delle operazioni nel Vecchio Continente, ma anche perché l'intera filiera tecnologica è nazionale. «Siamo molto fieri di questo – dice Fontanelli – perché batterie, software di gestione e integrazione dei sistemi sono interamente sviluppati all'interno di uno stabilimento italiano e l'intero processo rispetta i principi “green”».

Recentemente un video postato sulla piattaforma TikTok (e già rimosso) aveva fatto sobbalzare sulla sedia la dirigenza perché il suo autore imputava alla e-Gap l'impiego di veicoli e tecnologie tutt'altro che sostenibili. Invece, l'energia è ottenuta da fonti rinnovabili e gli stessi veicoli impiegati per recapitare il rifornimento viaggiano a zero emissioni. Inizialmente erano stati utilizzati dei commerciali leggerissimi francesi (Alkè), poi gradualmente sostituiti da modelli della piattaforma Stellantis, sempre elettrici.

Un anno e mezzo fa la e-Gap ha varato un piano triennale che prevede investimenti per 200 milioni di euro destinati all’ampliamento dell’infrastruttura mobile di ricarica, allo sviluppo della gamma di prodotti e all’estensione del servizio in 200 città tra Europa e Stati Uniti. Attualmente, con il suo centinaio di dipendenti opera nel Belpaese a Milano, Roma, Bologna, Torino e Brescia, mentre all'estero è già attiva a Parigi, Madrid e Monaco di Baviera con aperture imminenti a Barcellona e a Bordeaux. Ma, appunto, le nuove frontiere sono il Regno Unito e il Portogallo entro l'anno, presidiati direttamente. Anche Paesi Bassi, Belgio, Svezia e Grecia sono nazioni in cui la società conta di arrivare presto. Fontanelli anticipa che sono in corso valutazioni per l'area balcanica, ma attraverso collaborazioni. «Abbiamo un forte interesse a accelerare lo sbarco negli Stati Uniti – spiega il 54enne manager calabrese – per approfittare delle opportunità offerte dall'amministrazione Biden agli operatori tecnologici come la e-Gap».

La società si è concentrata sulle aree urbane, quelle delimitate dalle tangenziali, dove è più difficile realizzare l'infrastruttura di ricarica. «Puntiamo sempre di più a integrare la nostra proposta con quella di altri partner, dal comparto automotive a quello assicurativo, fino a quello dei parcheggi», aggiunge Fontanelli. L'idea è quella di rafforzare l'offerta B2B per essere più vicini ai propri clienti e semplificare l'uso dei veicoli elettrici. Fuori dalle aree metropolitane offrire il servizio diventa più complesso, anche se in febbraio la e-Gap ha raggiunto un'intesa con Enel X Way per portare la ricarica on demand in centri turistici come Canazei e Madonna di Campiglio.

Il costo di un “pieno”, che si prenota mediante una specifica App e che include la “consegna a domicilio”, dipende dai tempi di arrivo del van e della quantità di energia richiesta. Inevitabilmente, più sono rapidi i primi (entro 90 minuti ) e maggiore il quantitativo di elettricità da rifornire (fino a 30 kWh) superiore è il costo, compreso fra 18 e 30 euro.

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Martedì 2 Maggio 2023 - Ultimo aggiornamento: 03-05-2023 10:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA