Il Parlamento Europeo

Riunione decisiva stati UE su stop 2035. Italia difende biocarburanti e chiede che domani ministri non votino

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Alla riunione del Coreper sul regolamento CO2 che prescrive lo stop alle auto e furgoni nuovi a benzina e diesel dal 2035 l’Italia chiede che domani i ministri dell’energia non procedano alla votazione definitiva del regolamento. Lo hanno indicato fonti italiane. Il Coreper, che riunisce gli ambasciatori degli stati UE, È Chiamato a istruire le riunioni dei ministri dell’energia domani a Bruxelles: dopo l’accordo Commissione-Germania sul riconoscimento in una futura normativa delle auto e dei furgoni nuovi dal 2035 purchè alimentati da carburanti puliti (neutral) per salvaguardare gli e-fuels, si tratta di concludere l’iter legislativo. L’Italia vuole inserire nella ‘derogà anche i biocarburanti, dei quali non si parla negli impegni concordati tra Bruxelles e Berlino. A quanto risulta la richiesta italiana si fonda sul fatto che la dichiarazione attesa sul compromesso da parte della Commissione, cambierebbe in misura sostanziale le condizioni per l’interpretazione e l’attuazione dell’impegno a tenere conto in futuro dei carburanti ‘neutralì ai fini degli obiettivi climatici.

In sostanza, la posizione dell’Italia è che a prescindere dal contenuto della dichiarazione, è necessario avere del tempo per valutarla approfonditamente. Secondo le procedure Ue, questo l’appiglio legale sul quale si regge la richiesta italiana, ci sarebbe un termine di 14 giorni per inserire un nuovo punto senza discussione (il cosiddetto punto A) nell’agenda del Consiglio. La strategia italiana è fronteggiare l’isolamento nel quale si trova dal momento che la Germania si è sfilata dal fronte degli oppositori grazie a un’intesa che salva gli e-fuels, ma non comprende i biocarburanti a detrimento della produzione italiana. Avere tempo è necessario per convincere Bruxelles e gli altri stati membri della Ue che, in nome del principio della neutralità tecnologica, i biocarburanti sono ‘amicì della decarbonizzazione e che per valutare se una tecnologia è ‘neutralè rispetto alle emissioni di Co2 occorre valutare l’intero ciclo del prodotto, dalla sua ‘nascità alla fase conclusiva.Gli ambasciatori del Coreper discuteranno la questione attorno alle 13 di oggi.

La stessa fonte UE ha poi ulteriormente precisato che il regolamento Co2 per auto e furgoni sarà aggiunto all’ordine del giorno della riunione ministeriale di domani (alla quale parteciperà il ministro Pichetto Fratin) solo dopo che gli ambasciatori avranno raggiunto un consenso. Attualmente però con l’accordo Bruxelles-Berlino dovrebbe essere sparita la possibilità di formare una minoranza di blocco: sul regolamento avevano preannunciato l’opposizione oltre alla Germania anche Italia e Polonia con la Bulgaria decisa per l’astensione, che equivarrebbe a un voto negativo. Via Berlino, cade la possibilità formale di bloccare la decisione. In ogni caso la questione ha acquistato una rilevanza politica, come dimostra il fatto che del dossier si sia occupato direttamente Palazzo Chigi e che il tema sia stato sollevato anche direttamente, a quanto risulta, dalla premier Meloni con la presidente della Commissione von der Leyen. La Commissione presenterà oggi agli ambasciatori la sua interpretazione del ‘considerando 11’ del regolamento Ue sulle emissioni Co2 (non giuridicamente vincolante), che riguarda i combustibili sintetici e non i biocarburanti. Oggi l’esecutivo Ue non ha voluto fornire informazioni sul compromesso raggiunto con la Germania. A quanto è circolato negli ultimi giorni Bruxelles si è impegnata con Berlino a definire una soluzione normativa entro questo autunno per escludere i combustibili sintetici dallo stop previsto per diesel e benzina dal 2035.

Il ‘considerandò 11 (si tratta di una indicazione interpretativa, non di un enunciato di carattere normativo) è questo: ‘Dopo aver consultato le parti interessate, la Commissione presenterà una proposta per l’immatricolazione dopo il 2035 dei veicoli alimentati esclusivamente con carburanti a zero emissioni di Co2 (neutral fuels) in conformità al diritto Ue, al di fuori dell’ambito di applicazione delle norme sul parco veicoli e in conformità con l’obiettivo della neutralità climatica dell’Unionè. Il vicepresidente della Commissione Timmermans ha indicato che l’esecutivo Ue darà seguito ‘rapidamente a provvedimenti legali« per concretizzare il ‘considerandò. Ciò avverrebbe con un atto delegato. Secondo le regole europee un atto delegato non può modificare gli elementi essenziali della normativa: la Commissione l’adotta previa consultazione dei gruppi di esperti, composti da rappresentanti di tutti i paesi Ue. Cittadini e altre parti interessate possono esprimere un loro parere su un progetto di atto delegato per un periodo di 4 settimane (con alcune eccezioni). Una volta che la Commissione ha adottato l’atto, il Parlamento e il Consiglio hanno in genere 2 mesi di tempo per formulare obiezioni. Se non lo fanno, l’atto delegato entra in vigore. 

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Lunedì 27 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 28-03-2023 08:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA