Le consegne consolidate di Stellantis nel trimestre chiuso il 30 settembre 2024 sono state stimate in 1,148 milioni di unità, il 20% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Il calo delle consegne è stato maggiore rispetto a quello delle vendite ai clienti finali nel periodo, che si sono ridotte di circa il 15%, scontando l’impatto temporaneo della transizione del portafoglio prodotti e delle iniziative di riduzione delle scorte presso la rete. "La riduzione riflette le iniziative di riduzione delle scorte nonché gli impatti dei lanci dei nuovi prodotti.
Dai progressi su entrambi ci si attende un posizionamento più forte del Gruppo per il futuro", si legge in una nota. Stellantis ha avviato la pubblicazione di stime trimestrali sulle consegne consolidate globali ed i relativi commenti sulle tendenze più significative del business. Con il termine “consegne” si identificano i volumi di veicoli consegnati alla rete di vendita, ai distributori o direttamente dal costruttore ai clienti finali sia individuali sia per le flotte, che determinano i ricavi del gruppo.
Stellantis ha comunicato alle organizzazioni sindacali le prossime giornate di sospensione delle attività produttive previste per alcuni stabilimenti italiani. "Queste misure sono necessarie per adeguare la produzione alle attuali condizioni di mercato e per garantire una gestione efficiente delle risorse", spiega la società. In particolare, nello stabilimento di Pomigliano d’Arco la produzione della linea Panda sarà sospesa nelle singole giornate dell'11, 14, 15, 18, 21, 22, 25, 28 e 29 novembre. Nello stabilimento di Termoli, la produzione della linea Fire sarà sospesa dall’11 al 24 novembre e quelle delle linee GME/GSE/V6 nelle singole giornate 11, 15, 18 e 22 novembre. Infine, nello stabilimento di Pratola Serra la produzione sarà sospesa nelle singole giornate dell’11 e 12 novembre.
"Stellantis sta affrontando un momento particolarmente complesso nel percorso di transizione a causa della mancanza di ordini legata all’andamento del mercato dei veicoli elettrificati in Europa, che sta mettendo in difficoltà tutti i produttori, soprattutto europei", spiega Stellantis Italia, che si dice "determinata a garantire la continuità dei nostri impianti e delle attività in questo momento complicato e continuiamo a supportare tutti i nostri colleghi e colleghe in questa fase. Si tratta di un percorso impegnativo, che comporta scelte complesse e non offre soluzioni immediate, ma richiede unità d’intenti e visione per accompagnare questa grande azienda, insieme a tutti i suoi dipendenti, nel futuro".
Moody's Ratings ha abbassato l'outlook di Stellantis da stabile a negativo, mentre ha confermato confermato i rating "Baa1" di lungo termine, quelli degli strumenti senior non garantiti e quelli degli strumenti senior non garantiti di Stellantis N.V. (Stellantis, o la società). Inoltre, è stato confermato il rating a breve termine della società a (P)P-2. Come si legge in una nota dell'agenzia di rating, la modifica dell'outlook è legata alla "gravità della perdita di liquidità prevista per la seconda metà del 2024, dopo il recente profit warning, con l'aspettativa che la performance operativa si riprenda l'anno prossimo". Moody's ricorda che "l'aggiustamento della guidance per l'esercizio 2024 è dovuto alla decisione del management di accelerare le misure di risanamento delle scorte negli Stati Uniti, ma anche alla debolezza di altre regioni, tra cui l'Europa". Inoltre, Moody's spiega che la decisione di oggi tiene conto della "forte posizione di liquidità di Stellantis, che fornisce un cuscinetto fino a quando i risultati operativi e il flusso di cassa libero non miglioreranno il prossimo anno".
"Circa i due terzi dell'aggiustamento della guidance sono dovuti al Nord America, il bacino di profitto principale di Stellantis", dove il management ha deciso di accelerare le misure per ridurre le scorte. In pratica, sottolinea Moody's, "l'azienda pagherà il costo degli sforzi commerciali e dell'aumento degli incentivi per stimolare la domanda dei clienti finali. L'azienda punta ora a normalizzare il livello delle scorte nella regione entro la fine del 2024, invece del primo trimestre del 2025 comunicato in precedenza". Si prevede che "la produzione e le vendite nella regione diminuiranno nella seconda metà del 2024, poiché i concessionari accetteranno nuove spedizioni solo quando i livelli delle scorte si saranno normalizzati", spiega l'agenzia di rating.
Moody's ha inoltre spiegato che la conferma del rating "riflette la forte liquidità di Stellantis nonostante l'elevato consumo di cassa nella seconda metà del 2024 e l'aspettativa che la crescita dei ricavi, i margini e la generazione di free cash flow si riprenderanno l'anno prossimo, poiché riteniamo che la maggior parte delle misure aggressive di riduzione delle scorte negli Stati Uniti dovrebbero essere una tantum". I rischi per la ripresa del 2025 includono "il recente peggioramento delle condizioni di mercato nel settore automobilistico, compresa la bassa crescita dei volumi prevista per il prossimo anno, la crescente pressione sui prezzi a livello globale e le potenziali multe sulle emissioni di Co2 nell'Unione europea", spiega Moody's, che avverte che "gli sconti aggressivi sui prezzi previsti nel secondo semestre negli Stati Uniti potrebbero avere un effetto negativo duraturo sul livello dei prezzi nel 2025. Un altro fattore che determina la sottoperformance di Stellantis negli Stati Uniti è la mancanza di offerta nel segmento dei Suv piccoli/compatti, in rapida crescita".