Ecco nel dettaglio i numeri della produzione degli stabilimenti Stellanti in Italia nel 2022
Cassino. La produzione si è attestata a 55.000 unità pari a un incremento rispetto al 2021 del + 25,7% grazie al lancio a giugno della produzione della Maserati Grecale, che ha aggiunto 13.600 unità a Giulia e Stelvio. Il dato dei volumi risulta comunque di poco inferiore al dato pre-pandemia 2019 (-6,4%), dato che verrà ampiamente superato nel corso del 2023. Cassino resta però ben lontana dalla capacità produttiva raggiunta nel 2017, primo anno in cui Giulietta veniva affiancata dal lancio di Giulia e Stelvio, con la produzione che superava le 135.000 unità e l’occupazione era maggiore di oltre 1.000 unità. L’attuale produzione è rappresentata per il 27% da Alfa Romeo Giulia, il 48% dall’Alfa Romeo Stelvio e il 25% dalla nuova Maserati Grecale, quest’ultima in continua salita.
Anche nell’ultima parte dell’anno la produzione complessiva è stata condizionata dagli stop produttivi a causa della mancanza di semiconduttori ed altri componenti. Cassino è uno stabilimento con una capacità produttiva di circa 300.000 auto, quindi se la strategia nel piano industriale «Dare Foward 2030» è quella di quadruplicare i ricavi nel segmento premium e lusso (Maserati, Alfa Romeo, Ds e Lancia), la Fim-Cisl chiede che nel prossimo incontro del tavolo ministeriale il gruppo comunichi nuove assegnazioni per questo stabilimento. Con il Maserati Grecale a Cassino sarà disponibile la piattaforma premium con motorizzazione elettrica già nel 2023, che - spiega Fim - potrebbe essere utilizzata in futuro anche sui due modelli Alfa Romeo presenti nel Plant.
Pomigliano. La produzione nello stabilimento di Pomigliano d’Arco ha raggiunto le 165.000 unità (+34% rispetto al 2021), diventando il primo di assemblaggio auto in Italia. Tuttavia rispetto al periodo pre-covid del 2019 rimane un dato negativo pari al -16,9%. La crescita dei volumi rispetto al 2021 è costituita in gran parte dalla salita produttiva del nuovo suv Alfa Romeo Tonale con 20.000 unità e ad un incremento dei volumi della Panda da 123.000 a 145.000 (+22.000). Anche per Pomigliano il risultato produttivo sarebbe stato maggiore se non ci fossero stati i fermi produttivi per 100 turni (50 giorni) per la mancanza di semiconduttori e altri componenti.
A seguito dell’aumento degli ordini, la direzione Stellantis ha comunicato che entro la fine di gennaio 2023 si passerà a due turni sulla linea del Tonale/Hornet e a un turno su quella Panda. La stima è che la produzione complessiva delle tre vetture raggiunga le 1.000 unità giornaliere. La conferma di Panda fino al 2026 e la salita produttiva delle due nuove vetture, metterà lo stabilimento nella condizione di una potenziale piena occupazione con l’azzeramento degli ammortizzatori sociali, assorbendo anche i lavoratori del Polo Logistico di Nola dopo quelli già completati di PCMA.
Melfi. Nell’ultimo semestre del 2022 Melfi è riuscito a recuperare il divario negativo del primo semestre rispetto alle produzioni 2021, producendo circa 150 vetture in più (da 163.646 a 163.793). Si è interrotto così il calo produttivo che da tre anni caratterizzava lo stabilimento Melfitano, anche se è il Plant di assemblaggio di auto con la perdita maggiore rispetto al 2019, pari a oltre 84.307 auto (-34%) e con un livello produttivo inferiore del 58% rispetto a quello raggiunto nel 2015, dopo il lancio di Renegade e 500x. Il 20% delle produzioni è rappresentato da 500x, il 32% da Jeep Compass e il 48% da Jeep Renegade. Su Melfi pesa maggiormente il blocco causato dai semiconduttori essendo uno degli stabilimenti con la maggiore capacità produttiva; sono circa 297 i turni di fermo produttivo. Dobbiamo aggiungere che tutto ciò ha determinato continui stop agli attuali 17 turni, con una discesa di fatto a 15 turni, causando un contraccolpo occupazionale di circa 1.500 lavoratori.
Sevel - Atessa. Con 206.000 veicoli commerciali leggeri è lo stabilimento con più volumi, ma è anche l’unico con un risultato negativo rispetto al 2021 (- 22,3%). La situazione dei fermi produttivi per i semiconduttori ha condizionato fortemente i risultati nel 2021 e nel 2022. Nel 2021 rispetto alle stime iniziali che vedevano un incremento dei turni, si son persi circa 40.000 furgoni. L’accordo con Toyota completato nel 2022, che si aggiunge all’avvio della produzione nell’ottobre 2021 dei veicoli commerciali di Opel e Vauxall, rappresenta un’ulteriore potenzialità per il futuro di Sevel. Per la Fim-Cisl lo stabilimento di Sevel deve continuare a mantenere la leadership nei veicoli commerciali.