Fiat mantiene primato volumi nel gruppo Stellantis. Ha quota del 20,9% in Brasile, 11% in Italia, 11,5% in Turchia e 60% in Algeria
Stellantis, la caduta non si arresta: -24,6% a 30.817 immatricolazioni novembre, -9,4% nel 2024
Fiat, versatilità al potere ed uno stile attraente. Pronto il rilancio grazie a modelli in linea con il suo Dna. Inizia la Grande Panda
Diversi studi indicano che meno dell’1% delle aziende fondate all’inizio del Novecento risultano ancora in vita. Sopravvivono quelli che si sanno adattare meglio ai cambiamenti delle tecnologie, dei mercati, della domanda. Ecco, noi apparteniamo a questo 1% che ha superato 125 anni di cambiamenti”. Così il presidente di Stellantis, John Elkann, in occasione del 50esimo anniversario di fondazione del Gruppo Dirigenti Fiat. “E per arrivare a questo traguardo abbiamo dovuto, abbiamo voluto, cambiare, senza mai perdere il nostro spirito pionieristico”, ha aggiunto Elkann che tra gli esempi ha citato lo stabilimento Fiat Trattori “che dallo stabilimento di Modena ha continuato a crescere, a innovare per oltre un secolo, fino a diventare Cnh un leader mondiale che primeggia nei più importanti mercati del mondo.
E lo stabilimento di Modena da cui tutto partì rimane all’avanguardia per le tecnologie per motori ibridi e elettrici montati sui nostri trattori” “Guardiamo agli ultimi decenni: a come Fiat Auto fosse in fondo alla classifica mondiale dei costruttori di auto, neanche nei primi dieci. Oggi il marchio Fiat è il più venduto di una realtà solida come Stellantis: il quarto costruttore al mondo, che ha la forza, professionale e finanziaria, per affrontare la transizione energetica Grazie a Stellantis, Fiat è in gara. E abbiamo voglia di competere con i migliori”, ha osservato ancora il presidente di Stellantis.