Il presidente di Stellantis John Elkann mentre entra a Palazzo Chigi per l'incontro con il premier Mario Draghi

Stellantis, Elkann vede Draghi. Tavares rilancia sito campano di Pratola Serra e completa investimento in Factorial

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TORINO - Lo stabilimento di Pratola Serra, in provincia di Avellino, sarà l’unico a produrre dal 2024 il motore diesel “pulito”, l’Euro7 B22, destinato a tutti i veicoli commerciali del gruppo Stellantis. L’amministratore delegato Carlos Tavares rilancia la fabbrica campana dove lavorano 1.714 persone ed è stato costante in questi anni il ricorso agli ammortizzatori sociali. Una visita storica la sua, che arriva a dieci anni di distanza da quella di Sergio Marchionne, ricorda la Fismic. Un segnale positivo anche se «rimane il problema di prospettiva a seguito dello stop delle produzioni di motori diesel dal 2040 sui veicoli commerciali imposto dall’Europa», spiega la Fim Cisl. Resta, invece, ancora da definire il percorso per la Gigafactory di batterie per le auto elettriche a Termoli, in Molise. Il tema delle prospettive delle fabbriche italiane di Stellantis e dei loro costi, accanto a quello degli incentivi per le auto elettriche, potrebbe essere stato affrontato a Palazzo Chigi dal presidente John Elkann e dal premier Mario Draghi. Appuntamento - è stato spiegato - che rientra nell’ambito delle attività di relazioni istituzionali di Elkann.

Nessun dettaglio è emerso sul merito dell’incontro che avviene però in un momento in cui è forte il pressing sindacale e politico sull’esecutivo, accusato di non avere un piano strutturale per l’ auto e di svolgere un ruolo poco propositivo nei confronti di Stellantis. «Quello che preoccupa è la assurda latitanza del Governo, che appare indifferente se non addirittura ostile al destino del comparto dell’auto» sottolinea Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm, mentre la Fiom insiste sulla necessità di un incontro con il governo e l’azienda «per individuare gli investimenti necessari alla transizione sulle nuove tecnologie». Sul fronte politico la Lega ha presentato una mozione per un tavolo nazionale che coinvolga i parlamentari delle sette regioni dove hanno sede stabilimenti auto e aziende dell’indotto. Intanto rimbalza dagli Usa la notizia della messa in vendita di 35 milioni di azioni per 665 milioni da parte della cinese Dongfeng che, dopo l’offerta, tramite Bnp Paribas, manterrà - come previsto dagli accordi - una quota del 3,3% del capitale di Stellantis. A Wall Street il titolo subisce un pesante contraccolpo.

La strada verso l’elettrificazione del gruppo prosegue a ritmo elevato. Stellantis ha completato il processo di investimento in Factorial Energy. Un finanziamento che sarà utilizzato per accelerare la produzione commerciale e la diffusione della tecnologia delle batterie allo stato solido di Factorial, che offre fino al 50% di autonomia in più rispetto all’attuale tecnologia agli ioni di litio. «Stellantis sta procedendo a tutta velocità nel suo processo di elettrificazione, con 33 modelli elettrici disponibili e otto veicoli a batteria in arrivo nei prossimi 18 mesi. Con i nostri partner, tra cui Factorial, elettrificheremo rapidamente il nostro portfolio di brand con soluzioni sicure, sostenibili e convenienti» spiega Tavares.. A Melfi (Potenza), dove è partita la produzione delle nuove versioni ibride e-Hybrid di Jeep Compass e Renegade, l’organizzazione del lavoro verrà modificata dal 24 gennaio dagli attuali 15 a 17 turni settimanali.

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Venerdì 21 Gennaio 2022 - Ultimo aggiornamento: 23-01-2022 11:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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