La Citroen Ami di Free2Move e la 500 di ShareNow

Stellantis, Free2Move acquista Share Now da Mercedes-Bmw. Joint venture rafforza gruppo nel car sharing. La Borsa premia il titolo: +2,5%

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TORINO - Il gruppo Stellantis si rafforza nel car sharing con l’acquisizione di Share Now, joint venture Mercedes-Benz e Bmw. La società tedesca con sede a Berlino, nata dalla fusione di Car2go e Drive Now, aggiunge 14 nuove città europee ai 7 centri di mobilità di Free2move negli Stati Uniti e in Europa e migliora le competenze tecnologiche. Free2move è già un attore chiave nel mercato della mobilità con una flotta di oltre 450.000 auto che offre servizi di noleggio, car sharing e abbonamento, 500.000 posti auto e una rete di 250.000 stazioni di ricarica. Free2move aggiungerà più di 3,4 milioni di clienti ai 2 milioni di utenti «L’integrazione del forte posizionamento di Share Now nelle principali città europee permetterà ai nostri clienti di avere accesso a una più ampia gamma di servizi per soddisfare le loro diverse esigenze di mobilità», spiega Brigitte Courtehoux, ceo di Free2move. «È altrettanto importante che questa acquisizione acceleri la nostra crescita in termini di profitto. Ora siamo più vicini a raggiungere il nostro obiettivo di espandere la presenza di Free2move in tutto il mondo, arrivando a 15 milioni di utenti attivi entro il 2030».

Free2move ha recentemente annunciato l’acquisizione di Opel Rent, accelerando la strategia di crescita in Germania e Austria e spingendo la transizione da noleggio a fornitore di mobilità. Nel frattempo, ha accelerato la sua espansione del car sharing negli Stati Uniti, con il servizio ora disponibile a Washington, Portland, Oregon, Denver, Colorado, Columbus Ohio e Austin, Texas. Free2move gestisce anche il car sharing in Europa (Parigi e Madrid). Il piano Dare Forward 2030 prevede di far crescere i propri servizi per la mobilità fino a ricavi netti di 2,8 miliardi di euro con un primo passo di 700 milioni di euro nel 2025. In una seduta positiva per il comparto auto europeo (+1% l’euro stoxx 600 di settore), Stellantis, con un rialzo di circa due punti, è tra le migliori di Piazza Affari (+1,2% il Ftse Mib). Al momento il titolo sale del 2,5% a 12,91 euro per azione, poco sotto il massimo di giornata di 12,93 euro. Gli investitori, almeno per il momento, non sembrano badare al nuovo calo delle immatricolazioni di aprile (-33% per il settore in Italia e -41% per Stellantis), ma si concentrano sull’acquisizione di Share Now, la joint venture costituita nel 2019 da Bmw Group e Mercedes-Benz Mobility, da parte di Free2move, marchio di mobilità globale parte del gruppo Stellantis.

L’operazione è considerata un passo avanti per rafforzare il posizionamento nel settore della mobilità e per raggiungere gli obiettivi del piano strategico decennale Dare Forward 2030, che, tra le altre cose, prevede di far crescere i servizi per la mobilità fino a ricavi netti di 2,8 miliardi di euro, con un primo passo di 700 milioni di euro nel 2025. L’obiettivo di Free2move è arrivare a 15 milioni di utenti attivi entro il 2030 a livello globale: «L’integrazione del forte posizionamento di Share Now nelle principali città europee permetterà ai nostri clienti di avere accesso a una più ampia gamma di servizi per soddisfare le loro diverse esigenze di mobilita», ha detto Brigitte Courtehoux, Ceo di Free2move. Passano così in secondo piano i dati sulle immatricolazioni di auto, diffusi ieri dopo la chiusura di Borsa: le registrazioni di Stellantis in Italia sono scese del 41% a 34.504 unità in aprile, contro le 58.479 dello stesso mese del 2021. Nei primi 4 mesi del 2022, sono state pari a 158.296 unità, in calo del 33,6% dalle 238.502 unità dello stesso periodo del 2021.

«Il forte rallentamento del mercato automobilistico italiano in aprile è parzialmente dovuto al fatto che il piano di incentivi all’acquisto è stato approvato ma non è ancora operativo e anche il mercato francese ha rallentato in aprile, registrando una contrazione complessiva del 24,6%», hanno detto gli analisti di Intesa Sanpaolo, sottolineando che, per quanto riguarda Stellantis, «non siamo particolarmente sorpresi dalla contrazione dei volumi in aprile», mentre «i ricavi e le consegne del primo trimestre sono attesi il 5 maggio e, pur prevedendo un calo a due cifre delle consegne a 1,3 milioni di unità, ci aspettiamo che i ricavi del gruppo limitino il loro rallentamento al 2% a 36 miliardi di euro, grazie a un forte contributo dei prezzi nell’area Nafta e in Europa e a un impatto positivo dei cambi».

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Martedì 3 Maggio 2022 - Ultimo aggiornamento: 05-05-2022 11:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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