il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti

Stellantis, Giorgetti: «Governo lavora per favorire un costruttore auto di riferimento e riportare in Italia produzioni che sono andate all'estero»

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«Quello che sta facendo il Governo italiano è il tentativo di creare le condizioni ambientali affinchè chi produce in Italia possa continuare a farlo e lo possa fare di più e riportare a casa qualcuno che magari ha deciso in passato di andare fuori dai nostri confini. Nell’ambito della autonomia delle decisioni da parte di Stellantis, su cui però diciamo l’azione dei rispettivi Governi è comunque importante e significativa». Così il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, rispondendo alle domande sul futuro dell’industria automotive e su Stellantis nel corso della audizione in commissione Esteri della Camera sul trattato del Quirinale fra Italia e Francia.

Il Ministro ha osservato che «se noi cumuliamo le auto prodotte in Italia e in Francia non arriviamo al numero delle auto prodotte in Spagna. Cosa vuol dire? Vuol dire che a casa nostra come in Francia stiamo lavorando non per fare favori a un gruppo privato ma per creare le condizioni che nell’industria dell’automobile del futuro, nel sistema dell’automotive, oltre a una filiera ci sia comunque un produttore di riferimento perchè se non c’è un produttore di automobili importante, di riferimento in un Paese, la filiera soprattutto nella trasformazione dell’ auto elettrica, non può sopravvivere quindi se non c’è un produttore importante diventa difficile poter immaginare di mantenere un sistema industriale di questo tipo. Oggi in Italia - ha aggiunto - si producono mezzo milione di auto, dobbiamo arrivare a produrne un milione, se non arriviamo a quella cifra è difficile immaginare una industria dell’automotive da qui a 10 anni». 

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Martedì 5 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 06-04-2022 17:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 1 commenti presenti
2022-04-05 18:08:29
Forse sarebbe il caso di accettare che per evitare che il pianeta precipiti in una spirale di riscaldamento globale, serviranno meno auto private, e più car sharing specie nelle città.