Uno degli stabilimenti Stellantis

Stellantis, il 23 i conti del primo anno. Attesa per piano del 1 marzo. A giorni firma per Gigafactory Termoli

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TORINO - Il piano di Stellantis, che indicherà la strategia di elettrificazione della gamma dei 14 brand del gruppo e le mosse per lo sviluppo di microchip e software, è quasi pronto. L’amministratore delegato Carlos Tavares sta completando il lavoro in vista della presentazione, il primo marzo, alla comunità finanziaria e alla stampa internazionale. Il piano, ma non solo. L’agenda dei prossimi dieci giorni per Stellantis è fitta di appuntamenti. Il 23 febbraio saranno approvati i conti finanziari del 2021, primo anno di vita del gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fca e Psa: i numeri diranno come Stellantis ha superato dodici mesi complicati per la pandemia, la mancanza di microchip e il caro materie prime.

Ed è attesa entro la prossima settimana anche la firma dell’accordo per la gigafactory di Termoli, in provincia di Campobasso, per la quale il governo ha promesso 370 milioni di euro. Si parla di un investimento da 2,5 miliardi, ma la cifra esatta si conoscerà quando l’accordo sarà ufficiale. «È solo un problema di agende, la firma arriverà prima della presentazione del piano», assicura il viceministro Gilberto Pichetto. La gigafctory di Termoli, la terza in Europa (altre due sono in America), è uno dei tasselli della strategia di Stellantis che - attraverso gli accordi con giganti come Amazon, Foxconn, Samsung, Lg, Vulcan e Factorial Energy - punta a sviluppare in modo autonomo microchip e software.

Il piano strategico indicherà obiettivi globali e regionali, parlerà di prodotti, servizi e organizzazione del lavoro, ma non dovrebbe dare informazioni dettagliate sui singoli stabilimenti del gruppo nel mondo. Tavares ha già indicato l’8 luglio scorso, nell’Electrification Day, la strategia verso l’elettrificazione con oltre 30 miliardi di investimenti entro il 2025 e, a dicembre, nel Software Day, quella per i veicoli connessi. Arriveranno anche indicazioni sul rilancio in Cina. In Italia il piano è molto atteso. I sindacati, che avrebbero voluto incontrare Tavares prima della presentazione, chiedono indicazioni precise sui tempi e le modalità con cui avverrà il rilancio degli stabilimenti, vogliono conoscere i nuovi modelli e avere garanzie per l’occupazione. Il governo ha dimostrato di voler fare la sua parte e ha stanziato un miliardo all’anno per 8 anni per il settore auto. Un segnale importante a Tavares che aveva chiesto un maggiore coinvolgimento delle istituzioni visti i più alti costi della produzione italiana e la necessità di di misure per accompagnare i lavoratori nella transizione ecologica.

Stellantis, d’altra parte, ha già dato in questi mesi alcune indicazioni per le fabbriche italiane con la ‘superpiattaformà a Melfi per 4 nuove vetture tutte elettriche dal 2024 e la nascita a Mirafiori dello Stellantis Turin Manufacturing District con un unico processo di produzione per diversi modelli Maserati, oltre alla 500 elettrica. È stato appena presentato il Tonale prodotto a Pomigliano ed entro marzo sarà svelato il suv Maserati Grecale nato a Cassino. Nel merito del rilancio delle fabbriche italiane, a questo punto, si entrerà, quindi, dopo il primo marzo quando le linee strategiche del gruppo saranno chiare.

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Domenica 20 Febbraio 2022 - Ultimo aggiornamento: 21-02-2022 09:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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