
Toyota, cambio al vertice: Koji Sato nuovo ceo. Dopo 14 anni lascia Akyo Toyoda, nipote del fondatore

Ogier (Toyota) trionfa per la settima volta nel Rally del Messico e passa in testa al mondiale davanti a Neuville (Hyundai)

Lappi (Hyundai) centra un traliccio e si ritira. Ogier (Toyota) verso la settima vittoria nel Rally del Messico

Lappi (Hyundai) e Ogier (Toyota) è testa a testa. Le tre Puma della M-Sport fuori dai giochi nello stesso stage
TOKYO - Cambio a sorpresa ai vertici del primo produttore mondiale di automobili, la giapponese Toyota. Dal primo aprile, l’inizio dell’anno fiscale, il 53enne Koji Sato prenderà il posto di Akio Toyota, pronipote dell’industriale giapponese Sakichi Toyoda e nipote del fondatore della Toyota Motors Kiichirō Toyoda. Sato - che prima ricopriva il ruolo di branding officer e presidente della controllata Lexus, ha iniziato a lavorare all’interno dell’azienda subito aver finito l’università, nel 1992, dopo aver ottenuto una laurea in ingegneria meccanica, fino a scalare le posizioni di potere.
La decisione giunge in una fase di trasformazione dell’intero settore, con la casa automobilistica che mira ad espandere le vendite di veicoli elettrici in linea con i suoi obiettivi di decarbonizzazione, puntando a migliorare la redditività. Toyoda, che era alla guida della casa auto dal 2009, rimarrà comunque all’interno dell’azienda con il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione. Oltre a ciò, è previsto anche l’addio dell’attuale direttore del CdA Takeshi Uchiyamada, il “padre” della Prius.
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