
Toyota, per favorire i negoziati sui dazi, propone la vendita in Giappone di auto costruite in Usa

Toyota, due future GT mostrate al Festival of Speed 2025 di Goodwood

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Wrc, assente Ogier. Tänak (Hyundai) all'inseguimento di Evans (Toyota) nel rally di casa. In Estonia si corre nel weekend
Toyota ha proposto al governo di Tokyo la vendita di automobili di produzione statunitense in Giappone attraverso la sua rete di concessionari nazionali, nel tentativo di facilitare il buon esito dei negoziati sul commercio globale tra i due Paesi alleati, dopo l'imposizione dei dazi voluta dall'amministrazione Trump. Lo ha dichiarato l'azienda in un video online, spiegando che il presidente Akio Toyoda ha informato il premier Shigeru Ishiba durante il loro incontro di maggio, alludendo che Toyota sarebbe stata in grado di vendere veicoli prodotti dalle case automobilistiche statunitensi con il suo network di oltre 4.000 negozi in Giappone. Il video ha anche rivelato la volontà di Toyoda di considerare la reimportazione di automobili prodotte negli Stati Uniti come un'opzione.
In base al cosiddetto regime tariffario reciproco di Trump, annunciato il 2 aprile, quasi tutti i Paesi sono stati colpiti con un dazio di base del 10%, mentre il Giappone ha dovuto affrontare una tariffa aggiuntiva specifica per Paese del 14%, che porta il tasso totale al 24%. Il Giappone, nel frattempo, è stato colpito dalla tariffa aggiuntiva di Trump del 25% sulle automobili, oltre ad altri dazi specifici per il settore imposti per motivi di sicurezza nazionale. Tokyo ha presentato a Washington un pacchetto di proposte per raggiungere un accordo. Nel frattempo, Ryosei Akazawa, il negoziatore giapponese in materia di tariffe, si recherà negli Stati Uniti alla fine di questa settimana per un sesto round di colloqui a livello ministeriale.