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TOKYO - La carenza dei semiconduttori nel settore auto frena la crescita di Toyota, costretta a rivedere al ribasso le stime sul fatturato per l’anno fiscale in corso. Le nuove previsioni per l’esercizio che termina a fine marzo si assestano a 29.500 miliardi di yen, equivalenti a 223,5 miliardi di euro, dai precedenti 30.000 miliardi - che comunque rappresentano un incremento dell’8,4% rispetto all’anno prima. La maggiore casa auto mondiale ha mantenuto invariate le stime sull’utile netto, a 2.490 miliardi di yen (18,8 miliardi di euro), il 10,9% in più dell’anno fiscale 2020. Nell’ultimo trimestre Toyota ha messo a segno un rialzo dei profitti del 57,8% a 2.320 miliardi di yen, e un’accelerazione dell’utile operativo del 68%. «Malgrado i fattori negativi derivanti dall’insufficienza di chips e l’espansione della pandemia da Covid - così come l’aumento dei costi delle materie prime, abbiamo ottenuto risultati migliori di quanto sperato in termini di vendite e utili», ha detto l’azienda nipponica in un comunicato. Gli effetti della svalutazione dello yen, inoltre, hanno avuto effetti positivi sul risultato operativo di 445 miliardi di yen nei 9 mesi tra aprile e dicembre.
La decisione di ridurre le stime sulle vendite si concretizza con un ulteriore ritocco della produzione a 8,5 milioni di autovetture per l’anno fiscale in corso dalle 9 milioni previste, già ridimensionate dai 9,3 milioni stimati in novembre, a fronte dei ritardi causati dalle chiusure degli stabilimenti nei Paesi del Sud-est asiatico. La casa nipponica si è comunque confermata al comando della classifica mondiale per immatricolazioni nel 2021, battendo la Volkswagen per il secondo anno consecutivo, con 9,56 milioni di autovetture, contro gli 8,8 milioni della concorrente tedesca, grazie all’accelerazione delle vendite nei principali mercati chiave, tra cui Cina e Usa. Proprio sul mercato statunitense, nonostante le criticità di sistema, Toyota ha sorpassato la General Motors (GM) per la prima volta dal 1931, con 2,33 milioni di auto immatricolate nel 2021, un incremento del 10,4% rispetto ai 2,21 milioni di auto vendute dalla GM, che ha invece segnato una flessione del 12,9%.
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