mezzi pesanti

Ue, grido di allarme di Acea: “Misure urgenti per auto elettriche, anticipare a 2025 revisione norme Co2”

  • condividi l'articolo

«L'industria automobilistica europea sostiene l'accordo di Parigi e gli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti dell'UE per il 2050 e ha investito miliardi nell'elettrificazione per immettere i veicoli sul mercato. Oggi, la tecnologia dei veicoli e la disponibilita di veicoli a zero emissioni non sono colli di bottiglia. Stiamo facendo la nostra parte in questa transizione, ma sfortunatamente, gli altri elementi necessari per questo cambiamento sistemico non sono in atto. Un fattore aggravante e la rapida erosione della competitivita dell'UE, come confermato nel rapporto Draghi. Gli ultimi dati sulle immatricolazioni di auto nell'UE pubblicati oggi (-18,3% immatricolazioni ad agosto, ndr) confermano ancora una volta che il mercato delle auto elettriche e ormai in continua discesa».

Cosi in una nota il consiglio di amministrazione dell'Acea, l'associazione dei produttori di autoveicoli europei. «Mancano le condizioni cruciali per raggiungere la spinta necessaria nella produzione e nell'adozione di veicoli a zero emissioni: infrastrutture di ricarica e rifornimento di idrogeno, nonche un ambiente di produzione competitivo, energia verde accessibile, incentivi fiscali e di acquisto e una fornitura sicura di materie prime, idrogeno e batterie. Anche la crescita economica, l'accettazione da parte dei consumatori e la fiducia nelle infrastrutture non si sono sviluppate a sufficienza», prosegue Acea, che aggiunge: «Di conseguenza, la transizione verso zero emissioni e altamente impegnativa».

Ci sono «crescenti preoccupazioni circa il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per auto e furgoni entro il 2025. Le attuali norme non tengono conto del profondo cambiamento del clima geopolitico ed economico degli ultimi anni e l'incapacita intrinseca della legge di adattarsi agli sviluppi del mondo reale erode ulteriormente la competitivita del settore», prosegue Acea. E questo «solleva la spaventosa prospettiva di multe multimiliardarie, che altrimenti potrebbero essere investite nella transizione verso zero emissioni, o di inutili tagli alla produzione, perdite di posti di lavoro e un indebolimento della filiera europea di fornitura e valore, in un momento in cui ci troviamo ad affrontare una forte concorrenza da parte di altre regioni produttrici di automobili». «L'industria non puo permettersi di attendere la revisione delle normative sulla CO2 nel 2026 e nel 2027 - continua la nota di Acea: «Abbiamo bisogno di un'azione urgente e significativa ora per invertire la tendenza al ribasso, ripristinare la competitivita dell'industria dell'UE e ridurre le vulnerabilita strategiche.

Per i veicoli pesanti, una revisione anticipata sara inoltre assolutamente fondamentale per garantire che condizioni vitali come le infrastrutture per camion e autobus vengano ampliate in tempo». Acea, dalla sua parte, si dice pronta «a discutere un pacchetto di misure di sostegno a breve termine per gli obiettivi di CO2 del 2025 per auto e furgoni, nonche una revisione rapida, completa e solida delle normative sulla CO2 sia per auto che per camion, oltre a una legislazione secondaria mirata, per avviare con decisione la transizione verso le emissioni zero e garantire il futuro industriale dell'Europa».

  • condividi l'articolo
Sabato 21 Settembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA