Un parco auto

Unrae, il taglio del Fondo auto segna il “de profundis” della transizione green

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«I risultati del mese sono una chiara conferma della necessità di attenzione al percorso di transizione nel nostro Paese verso la sostenibilità". Così Michele Crisci, presidente dell'Unrae, commenta l'andamento del mercato auto a ottobre. «Emerge con chiarezza l'urgenza di rifinanziare l'ecobonus per i prossimi anni. Risulta prioritario revocare la decisione di tagliare il Fondo automotive, ma anche individuare nuove misure che consentano di raggiungere gli sfidanti obiettivi fissati dall'Ue per il settore. La decurtazione dell'80% del Fondo automotive prevista nella Legge di bilancio segna il de profundis della transizione green nel settore».

L'Unrae ha rivisto al ribasso di 30.000 unità le precedenti previsioni di luglio per il 2024, «a causa di un terzo trimestre al di sotto delle aspettative senza alcuna prospettiva che il quarto sia in grado di recuperarne il gap». Il volume totale di immatricolazioni è previsto ora in 1,59 milioni di vetture, con un modesto incremento dell'1,5% sul 2023, ancora in forte deficit (-17,%) rispetto al preCovid, dovuto anche a un persistente indebolimento del potere d'acquisto delle famiglie. Le prospettive indicano un mercato sostanzialmente piatto anche per il 2025, a 1,6 milioni, ben lontani dai circa 2 milioni del 2019, una crescita dello 0,6% appena rispetto a quanto previsto per l'anno in corso.

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Martedì 5 Novembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA