Polemiche in Florida tra cittadini e autorità politiche. Questo non ha però niente a che fare con le imminenti elezioni presidenziali, quanto piuttosto con la crescente ondata di poteste per la scarsità di colonnine di ricarica rapida per Bev. Miami e lo Stato sono tra le aree negli Usa con maggiore densità di veicoli elettrici, ma nonostante questo cresce il divario tra le immatricolazione di veicoli elettrici e l'offerta di stazioni di ricarica rapida, Uno studio della società di analisi PwC evidenzia che il mercato delle strutture di ricarica negli Stati Uniti dovrà crescere di quasi dieci volte per avvicinarsi a soddisfare le esigenze di circa 27 milioni di Bev previsti sulle strade Usa entro il 2030. Gli esperti del settore temono che la Florida rischi di restare ancora più indietro, in parte a causa della politica. Lo Stato ha incamerato quasi 110 milioni di dollari in fondi federali destinati all'installazione di ricariche rapide e non è ancora chiaro se rispetterà una scadenza imminente che libererebbe fondi per altri 88 milioni di dollari.
Portabandiera delle proteste contro la carenza di colonnine ad alta potenza è una automobilista di Miami che - come riporta l'emittente West Central Florida - h dovuto attendere a lungo per ricercare la sua appariscente Porsche Taycan verniciata in rosa pallido 'frozen berry' nel parcheggio del Walmart a Hialeah. «Mi pento dell'auto elettrica perché è troppo impegnativo da ricaricare - ha detto ai telecronisti - e pensare che non l'ho nemmeno portata in un lungo viaggio. Sarebbe stata una gran seccatura». Un'inchiesta del Miami Herald ha ribadito la situazione di ritardo nel finanziamento e nella costruzione delle strutture di ricarica in Florida. Michael Williams, un portavoce del Florida Department of Transportation, ha affermato che l'agenzia stava ancora esaminando il programma federale che avrebbe aiutato a finanziare più stazioni di ricarica.
«Poiché si tratta di un programma di nuova creazione con molti requisiti, è importante che il Dipartimento completi la due diligence per garantire che stiamo pianificando in modo efficace l'uso corretto dei soldi dei contribuenti». Al contrario, altri 40 Stati hanno già inoltrato una richiesta di finanziamento e 28 di questi hanno già contratti in atto per avviare le installazioni.