Un parco auto

Vendite auto, a novembre vola a +17,4% il mercato Europa. Resta negativo il consuntivo degli 11 mesi (-5,8%)

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In novembre sono state immatricolate nell’Europa Occidentale (Ue+Efta+Uf) 1.014.630 auto, con un incremento del 17,4% sullo stesso mese del 2021. Il consuntivo dei primi undici mesi dell’anno - secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei - resta comunque negativo. Le immatricolazioni sono state infatti 10.196.115 con un calo del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il gruppo Stellantis ha immatricolato a novembre in Europa 165.231 auto, il 3,7% in meno dello stesso mese del 2021. La quota è del 16,3% a fronte del 19,9%. Negli undici mesi le immatricolazioni del gruppo sono 1.893.318, in calo del 13,9% sull’analogo periodo del 2021 con la quota che scende dal 20,3% al 18,6%. Dai dati di novembre viene un segnale forte e chiaro di inversione di tendenza. A fine luglio il mercato dell’Europa Occidentale, dopo tredici cali mensili consecutivi, accusava una contrazione rispetto ai primi sette mesi del 2021 del 13,3%”.E’ il commento del Centro Studi Promotor. “Da agosto la crescita del mercato tende ad accelerare.

La sequenza degli incrementi sullo stesso mese del 2021 è stata: +3,4% in agosto, +7,9% a settembre, +14,1% a ottobre e +17,4% a novembre. Il secondo elemento positivo è che la crescita interessa tutta l’area: in novembre soltanto sei dei trenta mercati accusano ancora un calo e si tratta di piccoli mercati. Un altro segnale chiaro è che in molti paesi dell’area è in forte crescita la quota delle auto elettriche: faeccezione il mercato italiano che è in controtendenza. Nel periodo gennaio-novembre la quota delle elettriche è scesa dal 4,4% del 2021 al 3,7% del 2022, mentre negli altri maggiori mercati dell’area la quota delle auto elettriche è già a due cifre e in chiara crescita rispetto al 2021.

Secondo il Centro Studi Promotor le cause sono la scarsa diffusione delle colonnine e degli altri dispositivi di ricarica, ma anche il fatto che gli incentivi varati per sostenere gli acquisiti di auto elettriche sono stati poco efficaci e parte importante dei fondi stanziati è rimasta inutilizzata “E’ evidente - afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - che il nostro sistema di incentivi per l’acquisto di auto con emissioni zero o a basso impatto va profondamente rivisto. Per quanto riguarda il mercato dell’Europa Occidentale gli osservatori sono concordi nel ritenere che la causa prima dell’inversione di tendenza sia dovuta alla maggiore disponibilità di componenti come i microchip”. Secondo Quagliano, le prospettive per il 2023 appaiono moderatamente positive. La ripresa continuerà e potrebbe rafforzarsi nell’ultima parte dell’anno.

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Giovedì 15 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 16-12-2022 09:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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